mercoledì 22 ottobre 2014

Cristiani necessari al Medio Oriente | Chiesa | www.avvenire.it

Cristiani necessari al Medio Oriente | Chiesa | www.avvenire.it: ""Sembra che si sia persa la consapevolezza del valore della vita umana, sembra che la persona non conti e si possa sacrificare ad altri interessi. E tutto ciò, purtroppo, nell'indifferenza di tanti". Con queste parole il Papa ha aperto questa mattina il Concistoro nel quale 86 tra cardinali e patriarchi di tutto il mondo si sono confrontati sulla situazione del Medio Oriente per sostenere i cristiani perseguitati, vittime di brutalità e violenze "inimmaginabili". Il Concistoro, presieduto dal Papa, è stato indetto per la canonizzazione dei beati Giuseppe Vaz (sacerdote dell’Oratorio di San Filippo Neri, fondatore dell’Oratorio della Santa Croce Miracolosa a Goa e apostolo di Sri Lanka e India) e di Maria Cristina dell’Immacolata Concezione (fondatrice della Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato). Al Concistoro però hanno partecipato anche i patriarchi del Medio Oriente per informare i membri del Collegio Cardinalizio sull’attuale situazione dei cristiani in questa regione.

“Ci accomuna – ha detto il Papa - il desiderio di pace e di stabilità in Medio Oriente e la volontà di favorire la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo, la riconciliazione e l’impegno politico. Nello stesso tempo, vorremmo dare il maggiore aiuto possibile alle comunità cristiane per sostenere la loro permanenza nella regione. Come ho avuto occasione di ribadire a più riprese, non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani, che da duemila anni vi confessano il nome di Gesù. Gli ultimi avvenimenti, soprattutto in Iraq e in Siria – ha sottolineato - sono molto preoccupanti. Assistiamo ad un fenomeno di terrorismo di dimensioni prima inimmaginabili. Tanti nostri fratelli sono perseguitati e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale. Sembra che si sia persa la consapevolezza del valore della vita umana, sembra che la persona non conti e si possa sacrificare ad altri interessi. E tutto ciò, purtroppo, nell’indifferenza di tanti”.

Questa situazione ingiusta richiede – ha affermato - oltre alla nostra costante preghiera, un’adeguata risposta anche da parte della Comunità Internazionale. Sono sicuro che, con l’aiuto del Signore, dall’incontro odierno verranno fuori valide riflessioni e suggerimenti per potere aiutare i nostri fratelli che soffrono e per venire incontro anche al dramma della riduzione della presenza cristiana nella terra dove è nato e dalla quale si è diffuso il cristianesimo”. "


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