domenica 7 settembre 2014

Africa. Il continente è meno nero | Cultura | www.avvenire.it

Africa. Il continente è meno nero | Cultura | www.avvenire.it: "A che cosa si deve questo dinamismo verso l’Africa? Che cosa è cambiato rispetto a un recente passato, quando le cancellerie – occidentali e no – erano sostanzialmente disinteressate al continente nero o lo consideravano solo in termini assistenzialistici? La corsa alle risorse naturali è sicuramente una potente motivazione. La Banca Mondiale prevede che, entro il 2020, solo 4 o 5 Paesi africani non saranno coinvolti nello sfruttamento di qualche minerale, tale è l’abbondanza di risorse naturali. Le recenti scoperte di ingenti risorse offshore di gas in Mozambico, dove Eni gioca un ruolo di primo piano, renderanno il Paese il quarto produttore mondiale di gas naturale, dietro a Russia, Iran e Qatar.

La corsa alle risorse, però, non è tutto. L’Africa è un continente in movimento, con enormi potenzialità di sviluppo. Secondo le più recenti stime dell’African Economic Outlook prodotto da Ocse, Banca Africana di Sviluppo e Nazioni Unite, l’economia continentale è cresciuta in media del 4,5% tra 2008 e 2013. L’espansione del settore minerario e delle costruzioni dovrebbe spingere il Pil a crescere del 4,8% nel 2014 e del 5,7% nel 2015. La combinazione di tassi di crescita fra i più elevati al mondo, della più giovane popolazione al mondo e di un’urbanizzazione in rapida espansione, rende l’Africa la nuova frontiera degli investimenti; quelli diretti esteri e di portafoglio dovrebbero raggiungere 85 miliardi di dollari nel 2014.

Nel 2050 la popolazione africana raddoppierà, raggiungendo circa quota 2 miliardi. Se è vero che il reddito pro-capite resta ancora basso (nel 2013, 3250 dollari l’anno in parità di potere d’acquisto; in Italia 33618 dollari), si tratta comunque di un enorme mercato potenziale che già attira l’attenzione e gli investimenti di imprese in settori quali le telecomunicazioni, i beni di consumo e la grande distribuzione. Problemi strutturali e di governance persistono, ma è indubbio che lo scenario è molto cambiato rispetto a solo 10 anni fa. Benché con ritmi e modalità diverse, i Paesi africani stanno sperimentando una rapida e profonda trasformazione. "


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