Il ragazzo che divenne Augusto: "Al termine della sua monografia dedicata ad Augusto, Werner Eck si chiede: chi è stato in grado di fare altrettanto nella storia dell’umanità? "La risposta non lascia spazio a dubbi: nessuno.
Per questo Augusto – scrive Giuseppe Zecchini – ci ammonisce oggi più che mai: gli imperi, che si costruiscono quasi sempre anche attraverso le guerre e le violenze, tendono poi, per conservarsi, a conservare la pace e il diritto e sono un efficace, forse insostituibile rimedio alla frammentazione, al riesplodere di antichi odi, all’homo homini lupus".
Giulia Galeotti ci racconta invece Augustus, il romanzo storico che lo scrittore statunitense John Edward Williams dedicò a Ottaviano. "È un dedalo di vicoli e di incroci, la vicenda politica e umana di Ottaviano, un dedalo di volontà e casualità che ha portato alla storia di Roma così come la conosciamo noi. Pagina dopo pagina, il lettore si avvicina per cerchi concentrici a Ottaviano, man mano che il giovane cresciuto nel mondo rurale di Velletri, tra pedagoghi, libri e filosofia, lascia il campo allo statista determinato e razionale, in grado di tessere gli eventi a suo favore. Presente in ogni riga, descritto e giudicato, l’imperatore è sotto gli occhi di tutti, eppure qualcosa sfugge: l’uomo è lì, ma l’aura di mistero del personaggio storico resta"."
Per questo Augusto – scrive Giuseppe Zecchini – ci ammonisce oggi più che mai: gli imperi, che si costruiscono quasi sempre anche attraverso le guerre e le violenze, tendono poi, per conservarsi, a conservare la pace e il diritto e sono un efficace, forse insostituibile rimedio alla frammentazione, al riesplodere di antichi odi, all’homo homini lupus".
Giulia Galeotti ci racconta invece Augustus, il romanzo storico che lo scrittore statunitense John Edward Williams dedicò a Ottaviano. "È un dedalo di vicoli e di incroci, la vicenda politica e umana di Ottaviano, un dedalo di volontà e casualità che ha portato alla storia di Roma così come la conosciamo noi. Pagina dopo pagina, il lettore si avvicina per cerchi concentrici a Ottaviano, man mano che il giovane cresciuto nel mondo rurale di Velletri, tra pedagoghi, libri e filosofia, lascia il campo allo statista determinato e razionale, in grado di tessere gli eventi a suo favore. Presente in ogni riga, descritto e giudicato, l’imperatore è sotto gli occhi di tutti, eppure qualcosa sfugge: l’uomo è lì, ma l’aura di mistero del personaggio storico resta"."
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