martedì 12 agosto 2014

Il Papa ai coreani: anziani e giovani insieme garanzia di futuro

Il Papa ai coreani: anziani e giovani insieme garanzia di futuro: "Due verbi, intensi nel loro dinamismo, che valgono un nuovo inizio: “Alzati, risplendi!”. Papa Francesco si rivolge così ai coreani, come migliaia di anni fa Isaia faceva con Gerusalemme. L’agenda di sei giorni del primo viaggio di Francesco nell’Estremo Oriente è ovviamente fitta, ma al di là degli impegni al Papa sta a cuore che a essere accolta, dice, sia la “luce” di Cristo, per rifletterla – indica – “in una vita piena di fede, di speranza e di amore, piena della gioia del Vangelo”.

E i primi chiamati in causa sono loro, i giovani, che in massa Papa Francesco incontrerà il 15 agosto a Daejeon per la sesta Giornata Asiatica della Gioventù. A loro in particolare, dice, “porterò l’appello del Signore: ‘Gioventù dell’Asia, alzati! La gloria dei martiri brilla sopra di te’”:

“I giovani sono portatori di speranza e di energie per il futuro; ma sono anche vittime della crisi morale e spirituale del nostro tempo. Per questo vorrei annunciare a loro e a tutti l’unico nome nel quale possiamo essere salvati: Gesù, il Signore”.

Ci sono poi gli “specchi” nei quali brilla la luce di Cristo. Sono i martiri sul cui sangue la Corea ha costruito la propria identità cristiana. Come Paul Yun Ji-chung e i 123 compagni che a Seul, il 16 agosto, Papa Francesco eleverà agli altari. Dunque, il futuro della Corea – futuro che spera nella riconciliazione di ciò che il 38.mo parallelo oggi ancora divide – ha bisogno di guardare sempre alla storia e il Papa lo ripete tornando a un concetto a lui molto caro:

“Cari fratelli e sorelle coreani, la fede in Cristo ha messo radici profonde nella vostra terra e ha portato frutti abbondanti. Gli anziani sono i custodi di questa eredità: senza di loro i giovani sarebbero privi di memoria. L’incontro tra gli anziani e i giovani è garanzia del cammino del popolo. E la Chiesa è la grande famiglia in cui tutti siamo fratelli in Cristo. Nel suo nome vengo a voi, nella gioia di condividere con voi il Vangelo dell’amore e della speranza”."


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