@ - In occasione della XXXII Giornata Mondiale Alzheimer la Federazione Alzheimer Italia presenta un ’Decalogo per la prevenzione della demenza’, elaborato da Simone Salemme, neurologo e consulente dell’Istituto Superiore di Sanità, e da Davide Mangani, ricercatore immunologo dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona.
Decalogo Alzheimer. Regole per proteggere la salute del cervello
Il documento raccoglie le più recenti evidenze scientifiche e traduce la ricerca in indicazioni concrete, con una doppia prospettiva: quella del singolo, che può adottare comportamenti protettivi nella vita quotidiana, e quella della società. Governi e Istituzioni, infatti, sono chiamati a mettere in campo politiche pubbliche e scelte strutturali a tutela della salute cerebrale collettiva.
"Oggi sappiamo che la prevenzione è una leva potente – afferma Simone Salemme – fino al 40% dei casi di demenza potrebbe essere evitato o ritardato intervenendo sui fattori di rischio modificabili". "Il decalogo unisce responsabilità individuali e responsabilità collettive – aggiunge Davide Mangani – È un invito a ciascuno di noi, ma anche alla politica, alle Istituzioni e a tutta la comunità, ad agire per costruire un futuro con un minore impatto della demenza".
La prima regola è tenere la pressione arteriosa sotto controllo proteggendo cuore e cervello. Il singolo può misurare regolarmente la pressione, seguire le cure prescritte, ridurre l’uso del sale, mantenere uno stile di vita attivo, tenere sotto controllo il peso. La società deve promuovere screening diffusi, facilitare l’accesso ai farmaci, progettare città che incoraggino il movimento, con parchi e piste ciclabili. Il secondo avvertimento riguarda il colesterolo Ldl che se alto aumenta il rischio di demenza e ictus. Il singolo può tenere sotto controllo i livelli dei lipidi, seguire una dieta mediterranea, fare attività fisica, non fumare e limitare l’alcol. La società può aiutarli offrendo check-up cardiovascolari accessibili, garantire l’accesso a farmaci e terapie.
Terzo ’comandamento’ proteggere l’udito la cui perdita favorisce isolamento e declino cognitivo. Il singolo può fare screening dopo i 60 anni e usare gli apparecchi acustici aiutato dalla società che ha il dovere di renderli più accesibili. Quarta regola proteggere la vista, anche in questo caso il consiglio è di sottoporsi regolarmente a visite oculistiche, avvalersi di occhiali o lenti adeguati. La società può ridurre le liste d’attesa per gli interventi, promuovere screening visivi.
Quinto consiglio fare attività fisica regolare, il movimento è una delle armi più efficaci per la salute del cervello. Sesto adottare un’alimentazione di tipo mediterraneo che protegge da infiammazione e declino cognitivo. Occorre consumare frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, olio d’oliva e limitare zuccheri e cibi processati. Settima regola smettere di fumare e contenere l’uso dell’alcol. Tabacco e alcol danneggiano i vasi, alzano la pressione e favoriscono infiammazione e atrofia cerebrale.
All’ottavo posto ci sono l’attenzione a patologie come il diabete e monitorare peso e salute metabolica. Il diabete di tipo 2 e l’obesità aumentano il rischio di demenza. Il singolo può monitorare glicemia e peso, seguire le terapie, adottare uno stile di vita sano, dormire a sufficienza e fare attenzione allo stress eccessivo. La società deve attivare programmi di prevenzione, facilitare l’accesso a nutrizionisti, adottare politiche che limitino il consumo di bevande zuccherate, promuovere politiche per garantire equità nell’accesso a cibi sani. Al nono posto la necessità di mantere una mente attiva e le relazioni sociali, infatti gli stimoli mentali rafforzano la riserva cognitiva. Il singolo può imparare cose nuove, coltivare hobby, partecipare ad attività sociali, chiedere aiuto in caso di depressione. La società deve garantire un’istruzione di qualità fin dall’infanzia, promuovere centri comunitari e biblioteche, sostenere università della terza età, garantire servizi di salute mentale accessibili.
Infine attenzione ai rischi ambientali e ai traumi: incidenti e inquinamento atmosferico pesano anche sulla salute cerebrale. Il singolo deve proteggersi indossando il casco in bici o in monopattino e usare protezioni adeguate, la società deve proteggerlo dell’inquinamento.
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