martedì 21 marzo 2023

In Tanzania la sinistra femminista chiede di castrare i gay che fanno sesso con altri gay

@ - Dalla Tanzania arriva una proposta barbare: castrare i gay, ”se ritenuti colpevoli” di ”sesso con lo stesso sesso”.


E’ la richiesta shock delle donne al governo in Tanzania e in particolare di Mary Chatanda, a capo dell’ala femminile del partito Chama Cha Mapinduzi (Ccm), un partito di sinistra che in passato è stato uno di campioni del socialismo africano. Per decenni nel paese è rimasto in vigore un sistema a partito unico, come quello delle dittature comuniste. Pensate: quello che la sinistra italiana definirebbe, giustamente, come un atto barbaro e disumano, dalla sinistra tanzanese viene considerata la “soluzione” a quello che considera un problema sociale, l’omosessualità…

In Tanzania la sinistra perseguita i gay fino a proporne la castrazione
Durante le celebrazioni per i due anni in carica di Samia Suluhu Hassan, la prima donna presidente della Tanzania, Chatanda ha ”chiesto al governo di imporre sanzioni severe per i reati legati alle attività sessuali tra persone dello stesso sesso. Tali persone dovrebbero essere castrate se ritenute colpevoli”. Chatanda è considerata una conservatrice intransigente, ma non è il primo esponente politico del suo partito ad alimentare la retorica omofoba. Anche l’ex presidente della Tanzania John Magufuli aveva sostenuto una linea dura anti-gay e un funzionario regionale di Dar es Salaam aveva istituito una task force per rintracciare i gay provocando scalpore in tutto il mondo.

In Africa la “caccia” all’omosessuale è molto diffusa
Le relazioni omossessuali sono punite con lunghe pene detentive in molti paesi africani. Il parlamento ugandese sta attualmente discutendo la reintroduzione della legge che vieta le relazioni omosessuali. In Kenya, il presidente William Ruto ha recentemente criticato una sentenza della Corte Suprema ritenuta favorevole alla comunità gay affermando che l’omosessualità rimane inaccettabile in Kenya.

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