@ - La regina Elisabetta avrebbe scritto di suo pugno una lettera, il cui contenuto sarebbe top secret forse persino per i suoi collaboratori più stretti.
Purtroppo molti di noi non vivranno abbastanza a lungo per sapere cosa c’è scritto (a meno di qualche soluzione scientifica che ci doni l’immortalità), visto che il biglietto sarà aperto nel 2085.
Il biglietto postumo
La notizia era già trapelata a margine del Giubileo di Platino per i 70 anni di regno di Sua Maestà Elisabetta II, lo scorso giugno, ma è tornata a fare rumore subito dopo la morte dell’eccezionale sovrana britannica. Durante il restauro del Queen Victoria Building a Sydney, nel 1986, la Regina scrisse a mano una lettera misteriosa, poi sigillata e fatta recapitare all’allora sindaco della città australiana, Douglas William Sutherland con una richiesta ben precisa: aprire e, quindi, rendere pubblico il contenuto del biglietto “affidato ai cittadini di Sydney in un giorno adatto a vostra scelta dell’anno 2085 d.C.”.
Della lettera segreta si conosce solo l’intestazione: “Giusto e Onorevole Lord Mayor di Sydney, Australia”. Nient’altro. Sembra che nessuno sappia perché e cosa la sovrana abbia scritto alla città australiana. Non è chiaro neppure il motivo di tanta riservatezza, che non fa altro se non stimolare la fantasia e rendere l’enigma ancora più interessante. Il biglietto sarebbe custodito in un caveau di un edificio storico della città.
99 anni dopo
Per quale motivo la regina Elisabetta ha voluto che il suo messaggio venisse aperto esattamente 99 anni dopo che era stato scritto? E perché lo ha scritto proprio in concomitanza del restauro di un edificio intitolato alla sua illustre antenata e destinato a Sydney, in quell'Australia che ha visitato 16 volte, l'ultima nel 2011? Chissà quali pensieri hanno attraversato la sua mente mentre redigeva il testo e come ha immaginato il nostro pianeta e l'umanità nel futuro. Di supposizioni se ne potrebbero fare diverse, ma nessuna avrebbe basi solide per sopravvivere. I Windsor sono abituati a ragionare con grande lungimiranza e in termini di decenni, se non secoli.
Di certo nel 2085 la regina Elisabetta sarà ancora ricordata e amata (almeno speriamo, a meno di un imbarbarimento mondiale o di una regressione stile Eloi de “La Macchina del Tempo” di Wells). Sarà un personaggio storico che molti uomini e le donne del 2085 non avranno vissuto come noi oggi. Molto probabilmente l’apertura della lettera sarà un momento toccante, un salto nel passato che metterà tante persone di fronte a ciò che il mondo è stato e a ciò che sarà diventato nel 2085. Chissà cosa ha scritto Sua Maestà, come si è posta nei confronti degli uomini di domani.
Era una donna proiettata verso il domani, tenace anche nei momenti più duri (indimenticabile la frase “torneremo a incontrarci”, pronunciata nel discorso del 5 aprile 2020, in piena pandemia). Se è vero che la vera immortalità sta nelle cose che facciamo e lasciamo al mondo, allora la Regina è davvero “eterna”: nel 2085 sarà come se fosse ancora qui, in un certo senso tornerà a “vivere” attraverso la scrittura, che rimane anche quando le parole se ne vanno via.
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