@ - La regina Elisabetta II ha convocato tutta la famiglia reale a Balmoral per capire in che direzione andrà la monarchia nei prossimi mesi. Il futuro è nelle mani del principe Carlo.
Agosto è sinonimo di vacanze un po’ per tutti, anche per la regina Elisabetta II, che come ogni anno si è ritirata nella residenza di Balmoral, in Scozia, dove rimarrà fino al prossimo autunno. La tenuta era uno dei posti preferiti del defunto marito, il principe Filippo, che ogni anno organizzava un barbecue in campagna per riunire tutta la famiglia. Senza dubbio, il duca di Edimburgo, con la sua saggezza e ironia, mancherà alla Regina. Difficilmente, però, potrà abbandonarsi alla nostalgia: c'è troppa "carne" sul fuoco quest'anno. La denuncia di Virginia Giuffre nei confronti del principe Andrea e l’uscita a fine agosto della nuova versione di "Finding Freedom", la biografia non autorizzata dei Sussex scritta da Omid Scobie, hanno riportato scompiglio nella royal family. È arrivato quindi il momento di correre ai ripari: Elisabetta ha organizzato un summit per capire che direzione prenderà la famiglia reale nei prossimi mesi.
All’appello ci sono Andrea e Sarah Ferguson, giunti a Balmoral proprio il giorno in cui è stata divulgata la notizia della denuncia, il principe Carlo e Camilla Parker Bowles. Sono attesi ancora William e Kate Middleton. Al loro arrivo, si darà il via alla discussione. Come sarà la monarchia del futuro? Lo abbiamo chiesto a Lavinia Orefici, esperta della royal family britannica.
Argomento centrale del summit sarà la monarchia del futuro. Chi sarà al comando?
"Sebbene la Regina sia ancora al potere, questi purtroppo sono probabilmente gli ultimi anni del suo regno. Alla sua morte, il principe Carlo prenderà il suo posto e già adesso sta imponendo la sua linea: si è sempre battuto per una monarchia in forma slim, cioè 'oneri e onori nelle mani di pochi'. Adesso vediamo che sta prendendo forma questa idea e velocemente. Durante il summit a Balmoral verrà probabilmente sancito l’allontanamento definitivo di Andrea dalla scena pubblica, specie dopo gli ultimi accadimenti. Un’altra dimostrazione sta nelle recenti tensioni con il fratello Edoardo per il titolo di duca di Edimburgo, che un tempo fu del principe Filippo. Era stato promesso a Edoardo, anche se spettava a Carlo, in quanto primogenito. E infatti il titolo non è stato ancora ceduto al fratello minore, non perché Carlo abbia qualcosa contro di lui, ma perché alla sua morte, il titolo di duca passerebbe al figlio di Edoardo, James, e così via. In questo modo sarebbe difficile spezzare la catena. Il conte di Wessex e sua moglie Sofia sono molto attivi come working royal, ma rischiano di essere le prime vittime di questa 'politica'. Nessuno toglierà loro qualcosa, ma in futuro probabilmente non riceveranno nuovi incarichi di prestigio".
Chi farà parte, quindi, della monarchia slim?
"Oltre a Carlo, il principe William, Kate Middleton e i loro eredi. Nessuno aveva immaginato che il principe Harry e Meghan Markle se ne volessero andare. Loro avrebbero avuto un ruolo importante come lavoratori della famiglia reale: Harry sarebbe stato sempre il figlio dell’erede al trono, Meghan, con le sue origini multietniche e il suo background, sarebbe stata fondamentale per i rapporti con il Commonwealth. William e Kate, senza dubbio, avrebbero avuto un ruolo più prestigioso, ma questo non avrebbe escluso i Sussex. Non è una gara di popolarità: tutti i membri della royal family sono al servizio della Corona, che adesso è rappresentata dalla regina Elisabetta, un domani da Carlo e poi da William".
Pensa che Harry e Meghan riusciranno con il tempo a ritagliarsi un ruolo nella monarchia slim di Carlo?
"Come ha scritto anche Omid Scobie in un estratto del suo nuovo libro, loro sono pronti 'per una nuova era di visibilità'. La loro strada difficilmente si incrocerà con quella della famiglia reale prossimamente. Loro hanno bisogno di parlare male dei royal per attirare l’attenzione dei media, ma a parte questo non esistono altri punti di convergenza. Elisabetta è più benevola nei confronti di Harry: la corona per lei viene prima di tutto, ma è anche vero che il duca di Sussex ormai è sesto in linea di successione e quindi ha con lui un rapporto più esclusivamente umano. Lo abbiamo visto, quando durante il funerale di Filippo è stato impedito a tutti di indossare le divise per non mettere in imbarazzo Harry. Quando Carlo e poi William saliranno al trono, potrebbe andare molto peggio per i duchi di Sussex. Carlo è quello che è uscito peggio dalle parole di Harry e Meghan e finora non c’è stato nessun tipo di riavvicinamento. Nel caso di William, Harry rappresenta l’adorato fratello che lo ha pugnalato alle spalle".
Che ruolo avrà Camilla Parker Bowles?
"Camilla in teoria potrebbe diventare regina consorte senza nessun ostacolo. Fin dai tempi del matrimonio, si è molto discusso del suo ruolo. Buckingham Palace cercò all’epoca anche di far passare il matrimonio come morganatico, ma il primo ministro Tony Blair chiarì subito la situazione. Lei è attualmente principessa del Galles, ma non usa quella formula probabilmente per rispetto nei confronti di Diana. Sulla pagina social di Clarence House è scomparsa anche la formula che la designava come futura principessa consorte".
Che differenza ci sarebbe tra il titolo di principessa e di regina consorte?
"È una differenza di prestigio. Di fatto sarebbe regina consorte, ma continuerebbero tutti a chiamarla principessa. Un po’ come adesso: è principessa del Galles ma nessuno usa quel titolo, preferendo quello di duchessa di Cornovaglia".
Perché Carlo vuole una monarchia slim?
"Ha sempre capito la necessità di rendere più moderna la monarchia. Quando si sposò con Diana, 40 anni fa, entrambi concordarono che Lady D. non avrebbe pronunciato la formula tradizionale, in cui la sposa giurava obbedienza al marito, ma una promessa più al passo con i tempi. Carlo viene da un’altra epoca rispetto alla regina Elisabetta e sa che è difficile continuare a far vivere la monarchia. Quelli che lui propone sono dei piccoli aggiustamenti per andare incontro al popolo".
Per anni si è pensato che la Regina potesse abdicare in favore di William, saltando il figlio Carlo, ritenuto da molti inadatto a regnare. È uno scenario ancora possibile o è stato definitivamente accantonato?
"La Gran Bretagna ha avuto un re che ha abdicato e il popolo lo ricorda ancora. È uno scenario che non piace e di cui non si discute in patria. La regina Elisabetta ha ribadito più volte che non avrebbe mai abdicato, anche quando le fecero notare che persino Papa Benedetto XVI lo aveva fatto. È chiara la sua dedizione al lavoro. D’altronde questo è l’esempio che lei ha ricevuto: si è trovata sul trono dopo che lo zio, Edoardo VIII, aveva abdicato a favore del fratello, Giorgio VI. Il padre di Elisabetta era un uomo non nato per regnare, era molto debole, ma poi è stata la fortuna del suo Paese, in un periodo buio come quello della Seconda Guerra Mondiale. Detto questo, durante una riunione del Commonwealth del 2018 Carlo è stato designato come erede. Il sovrano della Gran Bretagna è a Capo del Commonwealth di solito, ma non è un passaggio immediato: l’erede deve essere accettato da tutti gli Stati. Non era scontato che accadesse".
Quindi Carlo sarà re. Come pensa sarà il suo regno?
"Penso sarà un momento un po’ grigio, di transizione. La regina Elisabetta ha regnato 70 anni ed è stata una figura di riferimento per tutti. Carlo non ha mai avuto grande popolarità: quando 'brilla' raggiunge poco più del 50% dei consensi. I figli, William e Harry, sono molto più popolari. Carlo, in passato, è stato vittima di due figure femminili ingombranti: sua madre e la sua prima moglie, Diana. A causa della situazione con Lady D., è stato screditato per anni, in quanto re idoneo a regnare o meno. Sicuramente è stato più apprezzato con il passare del tempo: lui è sempre stato molto attivo sui temi ambientali, fin dagli anni ’70, e adesso la storia gli ha dato ragione. A tutto questo ha contribuito anche il matrimonio con Camilla, che ha reso Carlo più sicuro di sé".
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