mercoledì 16 giugno 2021

Cosa aspettarsi dall’incontro fra Biden e Putin

@ - Negli ultimi giorni il clima si è molto ammorbidito, e secondo alcuni esperti ci sarà margine per qualche piccola simbolica concessione.


Mercoledì pomeriggio a Ginevra, in Svizzera, il presidente statunitense Joe Biden concluderà la sua prima visita di stato in Europa con un incontro col presidente russo Vladimir Putin, dopo aver partecipato ai vertici del G7 e della NATO. Sarà la prima volta che i due si incontreranno dopo che Biden è entrato in carica, all’inizio di quest’anno.

Da giorni analisti e osservatori stanno cercando di ipotizzare quali saranno le conseguenze dell’incontro: nessuno si aspetta grossi miglioramenti delle relazioni fra Stati Uniti e Russia – l’incontro non è stato preceduto da mesi di preparativi, come succede in occasione di passaggi importanti – ma in caso di esito positivo potrebbe essere il primo passo per alcune reciproche concessioni e un riavvicinamento su alcuni temi, fra cui i meccanismi per impedire un riarmo nucleare.

L’incontro inizierà alle 13 ora locale, quando Biden e Putin saluteranno il presidente della Confederazione svizzera Guy Parmelin e parteciperanno a una riunione con i propri Segretari di Stato, cioè Antony J. Blinken e Sergei Lavrov. In seguito si uniranno altri funzionari e collaboratori. Non è previsto alcun pasto: l’incontro dovrebbe durare 4-5 ore, scrive il New York Times.

Nonostante all’inizio del suo mandato Biden avesse dato a Putin dell’assassino e abbia parlato più volte della necessità di liberare il dissidente Alexei Navalny, in prigione da alcune settimane per alcune accuse risibili, negli ultimi giorni Biden e la sua amministrazione hanno ammorbidito molto i toni. Biden ha definito Putin «un degno avversario», «una persona tosta», mentre dalla Casa Bianca non sono trapelati proclami bellicosi in vista dell’incontro.

Molto probabilmente l’approccio di Biden fa parte di una strategia precisa. «Il summit è molto importante dal punto di vista simbolico, perché pone la Russia nello stesso campionato degli Stati Uniti; e per Putin il simbolismo è importante», ha spiegato a BBC News Andrei Kortunov, direttore del centro studi Russian International Affairs Council.

Gli esperti spiegano che gli Stati Uniti hanno evitato dichiarazioni roboanti anche per dare modo a Putin di fare qualche piccola concessione, e vendere comunque l’incontro come un successo. La sua popolarità è in calo da mesi, a causa di una crisi economica che dura ormai da tempo e di una gestione confusionaria della pandemia, e beneficerebbe di un esito positivo dell’incontro.

Biden ha ragioni molto più concrete per ottenere qualcosa da Putin. Di recente diverse aziende americane sono state colpite da attacchi informatici: il caso di cui si è parlato di più è stato l’attacco alla Colonial Pipeline, il più grande oleodotto statunitense di carburanti raffinati. Colonial Pipeline e altre aziende sono state vittime di cosiddetti attacchi ransomware, che consistono nel rubare dati alla vittima con l’obiettivo di ottenere un riscatto (ransom, in inglese). Gli esperti ritengono che la maggior parte di questi attacchi provenga dalla Russia, da criminali privati che in qualche modo riescono a sfuggire alle autorità: come simbolico gesto di riavvicinamento, Biden potrebbe chiedere a Putin di esercitare maggiore controllo sugli attacchi ransomware compiuti dalla Russia (anche se alcuni dubitano che lo stato russo abbia le risorse e le competenze per farlo).

Altri ritengono che un’altra simbolica concessione potrebbe essere il ritorno dei diplomatici russi e statunitensi nei rispettivi paesi ospitanti, dopo le tensioni e le espulsioni dei mesi scorsi.

Nel corso dell’incontro si parlerà anche del trattato New Start, che limita entrambi i paesi a possedere non più di 1.550 testate nucleari, e di cambiamento climatico, per verificare se su questi due temi ci sia margine per una limitata collaborazione.

In Russia fanno notare inoltre che sarà la prima volta dall’inizio della pandemia che Putin viaggerà all’estero: nell’ultimo anno e mezzo ha lavorato in quello che è stato definito un “bunker” nella città di Sochi con pochissimi contatti con l’esterno, mentre a chi incontrava di persona veniva chiesto di fare una quarantena di due settimane (e di sottoporsi a una spruzzata gigante di disinfettante prima degli incontri, scrive il Guardian citando giornali locali). L’incontro sarà coperto dalle principali tv russe ed è probabilmente l’evento politico più atteso del 2021, fin qui.

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