giovedì 24 settembre 2020

Usa, agente che uccise Breonna Taylor solo negligente, scoppia la rivolta: feriti due poliziotti

@ - Scontri a Louisville dopo la sentenza del Gran giurì. Trump: "Giustizia non facile, il procuratore del Kentucky è ua star".


Un solo agente incriminato per la morte di Breonna Taylor, l'afroamericana uccisa nella sua abitazione lo scorso marzo e divenuta uno dei volti del Black Lives Matter. Un'incriminazione per condotta negligente e pericolosa, per la quale rischia se condannato fino a 15 anni di carcere, non per l'uccisione della ragazza 26 enne. Gli altri due poliziotti che accompagnavano Brett Hankinson non sono stati accusati. La decisione del gran giurì ha lasciato l'amaro in bocca dopo 100 giorni di proteste nelle strade di tutta America. E scatena in molti la rabbia: a Louisville, nel Kentucky dove Tayler è stata uccisa, i manifestanti hanno invaso le strade e si sono scontrati con la polizia.
E nella notte italiana la polizia della città del Kentucky ha comunicato che sono stati esplosi colpi di pistola contro due agenti durante le proteste. Le loro condizioni non sarebbero critiche, uno è stato sottoposto a intervento chirurgico. La polizia ha detto che un sospettato è già stato fermato. A louisville era previsto il coprifuoco alle 21 ora locale, deciso in anticipo dal sindaco per cercare di stemperare gli animi ed evitare una notte di violenza. Ma sono molte le città americane dove si sono registrate proteste per chiedere giustizia per Breonna Taylor. A Washington i manifestanti sono partiti dal Dipartimento di Giustizia e si sono diretti verso la Casa Bianca. A New York si sono radunati al Barclay Center di Brooklyn per poi dirigersi verso Manhattan, sorvolata da diversi elicotteri nel tentativo di garantire proteste pacifiche.

Era marzo quando gli agenti avevano fatto irruzione in piena notte nell'abitazione della ragazza, che stava dormendo con il suo fidanzato. Non avendo capito cosa stava accadendo e non avendo riconosciuto che si trattava della polizia, il compagno di Taylor - Kenneth Walker - aveva sparato e colpito a una gamba uno degli agenti. I tre poliziotti avevano risposto sparando 32 colpi, molti dei quali avevano raggiunto e ucciso Taylor. Per il grand giurì la reazione degli agenti era giustificata perché Walker ha sparato per primo.

La decisione del gran giurì è "offensiva", dice Ben Crump, il legale della famiglia Taylor. Kamala Harris, la candidata democratica alla vicepresidenza, ammette di non aver avuto modo di leggere la decisione ma afferma: "Non c'è dubbio che la famiglia di Breonna Taylor meritava giustizia ieri, la merita oggi e la meriterà domani", afferma. "La giustizia non è facile": il procuratore del Kentucky Daniel Cameron è stato bravo, una "star" con una dichiarazione "veramente brillante" ha affermato Donald Trump rispondendo a una domanda sulla decisione del gran giurì su Breonna Taylor. Sulle proteste è intervenuto anche il candidato democratico Joe Biden: che ha esortato i manifestanti a "non macchiare" con violente proteste l'eredità di Breonna Taylor.

I legali di uno dei tre agenti coinvolti nel caso sono soddisfatti. "La morte di Breonna Taylor è una tragedia. Ma gli agenti non hanno agito in modo non professionale. Hanno svolto il loro compito e non hanno infranto la legge", spiega Kent Wicker, legale di Jonathan Mattingly, uno degli agenti coinvolti nel caso.

Nell'annunciare la decisione del gran giurì il procuratore del Kentucky, Daniel Cameron, ha ammesso che molte persone non saranno state soddisfatte dal risultato. Cameron ha spiegato che Mattingly e l'agente Myles Cosgrove - colui che ha sparato il colpo definito che ha ucciso la ragazza - "secondo la legge del Kentucky erano giustificati all'uso della forza per proteggersi. Questa giustificazione ci impedisce di perseguirli per la morte di Taylor". Brett Hankison invece è stato incriminato per negligenza, ovvero per l'aver sparato in direzione di un appartamento nelle vicinanze mettendo a rischio la vita di altre persone.

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