mercoledì 16 settembre 2020

Il tramonto di un papato

@ - Francesco non ha una road map di riforme prestabilite, scrive padre Spadaro. E' proprio così? Dai Sinodi alla Cina, un programma chiaro c'è eccome. Il problema, semmai, sono i risultati.


Erano stati i sostenitori più accesi di Bergoglio (cardinali compresi) a definirlo rivoluzionario. Si erano sbagliati tutti o forse qualcosa è andato storto? Indagine

ultimo numero della Civiltà Cattolica si apre con un lungo articolo di padre Antonio Spadaro, direttore della rivista, che già dal titolo fa comprendere la serietà della questione posta: “Il governo di Francesco. E’ ancora attiva la spinta propulsiva del pontificato?”. La domanda non è peregrina, visto che negli ultimi mesi da più d’un commentatore, italiano e (soprattutto) straniero è stata posta. Chi con mero gusto dissacratorio e spirito apocalittico – rientrano nella categoria i vescovi estensori di comunicati antipapisti al contempo esperti di pandemie globali e quanti propugnano la storia di “Benedetto vero Papa”: non sono meritevoli però di troppa attenzione se si vuole sviluppare un discorso serio – e chi con intento riflessivo e indagatore. La tentazione, e qui ha ragione Spadaro, è di fare della riforma “un’ideologia dal vago carattere zelota” che “avrebbe da temere dalla mancanza di supporter. Sarebbe alla mercé della disillusione dei circoli di coloro che hanno in mente un’agenda da realizzare”

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