@ - I carabinieri hanno acquisito documenti, contenuti di hard disk e cellulari nella sede della Onlus con la quale la giovane milanese era partita per l'Africa.
E' durata quasi 9 ore la perquisizione dei carabinieri del reparto speciale Ros, il Ragguppamento operativo speciale, a casa di Lilian Sora, presidente della associazione Africa Milele, con la quale era iniziata l'avventura africana di Silvia Romano (video). Nella piccola casa a schiera in località Torno a Fano, i carabinieri - arrivati da Roma nell'ambito delle indagini della Procura sul rapimento della giovane milanese - hanno controllando e acqusito documenti e materiale informatico dell'associazione: computer, telefoni, tablet e hard disk.
I carabinieri avrebbero copiato alcuni hard disk e il contenuto dei telefoni dell'associazione fanese. Si tratta di un controllo (foto) anche per verificare le condizioni di sicurezza in cui si trovava la giovane cooperante al momento del rapimento che sono già stata materia di dibattito negli ultimi giorni.
Negli ultimi mesi i soci di Africa Milele erano stati ascoltati più volte. Nessuna perquisizione però era stata effettuata prima d'ora. Decisive, forse, le accuse di Silvia. Mercoledì, riferendo in aula, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (video), aveva spiegato: "L'associazione Africa Milele Onlus per la quale operava Silvia Romano non rientra tra le organizzazioni iscritte al ministero. L'attività nell'ambito della quale la Romano operava non è dunque destinataria di alcun sostegno della cooperazione italiana. E ricordo che per l'espatrio e lo svolgimento di volontariato all'estero si prevedono le norme dell'art. 16 della Costituzione (ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientarvi). L'Associazione in questione ha quindi operato in totale autonomia, senza informare la Farnesina, eludendo qualsiasi potere di indirizzo e di informazione dei propri associati sotto il profilo della sicurezza".
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