@ - Con un decreto approvato dal Papa, il Vaticano ha disposto l’allontanamento di Enzo Bianchi dal monastero di Bose. Si tratta della comunità fondata nelle metà degli anni Settanta.
“Frate Enzo Bianchi, frate Goffredo Boselli, frate Lino Breda e suor Antonella Casiraghi dovranno separarsi dalla Comunità Monastica di Bose e trasferirsi in altro luogo, decadendo da tutti gli incarichi attualmente detenuti“, recita il comunicato diffuso dalla Comunità di Bose.
Il Vaticano dispone l’allontanamento di Enzo Bianchi dal monastero di Bose
Il decreto prevede l’allontanamento di Enzo Bianchi, Goffredo Boselli, Lino Breda e Antonella Casiraghi dal monastero di Bose. La decisione del Vaticano è arrivata dopo l’ispezione effettuata sei mesi fa, alla fine del 2019. In occasione della visita apostolica del 6 dicembre 2019, gli ispettori avevano segnalato diversi problemi tra i vertici della comunità e il suo fondatore.
I problemi e le tensioni all’interno della comunità Secondo le informazioni raccolte, il decreto del Vaticano è datato 13 maggio, ma secondo quanto emerso alcuni destinatari si sarebbero rifiutati di adeguarsi ai provvedimenti indicati dalla Santa Sede. “In seguito a serie preoccupazioni pervenute da più parti alla Santa Sede che segnalavano una situazione tesa e problematica nella nostra Comunità per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità del Fondatore, la gestione del governo e il clima fraterno, il Santo Padre Francesco ha disposto una visita apostolica, affidata al reverendo. Abate Guillermo Leòn Arboleda Tamayo“, prosegue il comunicato. “Tenendo conto della rilevanza ecclesiale ed ecumenica della Comunità di Bose e dell’importanza che essa continui a svolgere il ruolo che le è riconosciuto, superando gravi disagi e incomprensioni che potrebbero indebolirlo o addirittura annullarlo, con la Visita Apostolica il Santo Padre ha inteso offrire alla medesima Comunità un aiuto sotto forma di un tempo di ascolto da parte di alcune persone di provata fiducia e saggezza“.
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