@ - Una denuncia con accuse molto gravi, questa la notizia di oggi, che colpisce il Premier, Giuseppe Conte. Il Festival di Sanremo non poteva iniziare.
Sono due membri di “Civiltà Liberale”, ad alzare il polverone, annunciando che le loro intenzioni, sono quelle di denunciare l’attuale Premier, Giuseppe Conte, per aver permesso il diffondersi del Covid-19, tenendo una “mano leggera”, in un momento poco opportuno.
I due, che rispondono ai nomi di Alessandro Condò e l’avvocato, Alberto Pezzini, si sono recati quindi alla Caserma dei Carabinieri di Villa Giulia, con la denuncia ai danni del Presidente del Consiglio, per un’accusa da cui potrebbe scaturire una pena dai tre ai dodici anni di reclusione.
L’avvocato, Alberto Pezzini, si è offerto di fare chiarezza sull’imminente denuncia, motivazioni comprese, affermando: “Abbiamo deciso di denunciarlo, perché lui” – Parlando di Conte – “a dispetto del fatto che il 31 gennaio 2020 abbia firmato una delibera del Consiglio dei Ministri nella quale dichiarava l’emergenza Nazionale, ai primi di marzo noi non avevamo ancora avuto in Italia misure restrittive e di limitazione della libertà personale”.
I due sanremesi, sono preoccupati proprio da uno degli eventi annuali più attesi d’Italia, che secondo loro, aveva motivo di non essere svolto, in questa stagione. Continua infatti così, l’avvocato Pezzini: “Conte, nonostante nella delibera fosse scritto che bisognava adottare misure eccezionali, ai primi di febbraio ha acconsentito allo svolgimento del Festival di Sanremo. Possiamo solo immaginare, con i milioni di persone che sono passate da noi durante quella settimana, quale spinta radicale ci sia stata per la diffusione del morbo”.
Accuse non da poco, quindi, quelle mosse da due esponenti di “Civiltà Liberale” ed ex candidati alla carica di sindaco, proprio della cittadina ligure. A riportare nel primo pomeriggio la notizia, il portale riviera24, che appunto riporta le spiegazioni e le accuse, dei due, per quanto riguarda l’argomento.
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