@ - Al via la sperimentazione sulla prima volontaria a Seattle, in Europa si inizierà invece a giugno
Il primo test di un vaccino contro il coronavirus è partito in tempi rapidissimi negli Stati Uniti, mentre l’Europa ha annunciato che la sperimentazione del suo vaccino potrà partire in giugno. Per la commercializzazione però, come riporta Ansa, ci vorrà da un anno a un anno e mezzo.
Il direttore dell’istituto statunitense per lo studio delle malattie infettive Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) aveva annunciato a metà febbraio che entro due o tre mesi sarebbe iniziato il test del vaccino messo a punto con collaborazione con l’azienda Moderna e con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation (Cepi) e ieri il vaccino è stato iniettato alla prima dei 45 volontari sani a Seattle.
Dopo la prima fase di test sull’uomo ce ne saranno altre due per avere tutte le risposte necessarie su sicurezza ed efficacia e poi bisognerà aspettare i tempi tecnici per la produzione.
In Europa, invece, l’azienda biofarmaceutica CureVac attiva fra Germania e Stati Uniti si prepara invece a sperimentare il suo vaccino a giugno. L’annuncio è arrivato dalla Commissione Europea: la CureVac “ha già avviato il suo programma di sviluppo di un vaccino anti Covid-19 e si prevede l’avvio di test clinici a partire da giugno 2020”.
Vaccino contro il coronavirus, chi è la prima volontaria
- La prima iniezione del possibile vaccino è andata alla manager di una piccola azienda tecnologica: “È stata una opportunità immensa per me quella di partecipare ai test, di fare qualcosa”, ha dichiarato la 43enne.
- Mamma di due adolescenti, la volontaria è tornata nella sala d’aspetto dopo aver ricevuto la prima dose con gran sorriso: “Mi sento benissimo”.
La sperimentazione durerà 14 mesi e coinvolgerà 45 volontari, tutti tra i 18 e i 45 anni, tutti senza patologie.
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