martedì 31 marzo 2020

Coronavirus, accordo Governo-Abi: le banche anticiperanno la Cassa integrazione ai lavoratori

@ - Intesa nella notte tra Abi, parti sociali e ministro del Lavoro: gli istituti verseranno nei conti correnti dei lavoratori costretti a casa un importo fino a un massimo di 1.400 euro per la Cig a zero ore di 9 settimane
I primi soldi della Cassa integrazione arriveranno entro Pasqua, dunque ben prima dei canonici 2-3 mesi di lavorazione delle pratiche. La convenzione sottoscritta da parti sociali (sindacati e imprese), Abi (Associazione bancaria italiana) e ministro del Lavoro Nunzia Catalfo consente agli istituti di credito di anticipare fino a un massimo di 1.400 euro per la Cig a zero ore di 9 settimane (assegno proporzionato, se per periodi inferiori o se part-time). 

Tanto quanto dura il periodo di copertura previsto dal decreto Cura Italia per i lavoratori delle imprese chiuse per l'epidemia. Ma che presto potrebbe essere allungato dal governo nel decreto di aprile.


Le parti sociali e l’Associazione bancaria italiana (Abi) hanno sottoscritto, alla mia presenza e su mio invito, la convenzione per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. (1/3)

La convenzione si presenta come un'operazione a costo e burocrazia zero per il lavoratore. Le 
banche, come nel decennio della crisi finanziaria partita nel 2008, anticiperanno le somme e verranno poi ristorate direttamente da Inps. Qualora l'importo complessivo della Cig fosse superiore ai 1.400 euro, sarà la stessa banca a integrare la differenza, una volta incassate le risorse extra dall'Istituto di previdenza "entro al massimo 7 mesi".


DI ROSARIA AMATO
Il lavoratore non dovrà fare nulla. Imprese, Inps e banche convenzionate intrecceranno l'Iban del suo conto corrente, dove saranno accreditati i soldi. Sul lavoratore non graveranno né costi né interessi (come richiesto dai sindacati, spiega Anammaria Furlan della Cisl). Moduli a disposizione - informa una nota - "nei prossimi giorni".

Potenzialmente coinvolti 10 milioni di lavoratori tra Cassa integrazione ordinaria, in deroga e Fondo di integrazione salariale: compresi negozietti, bar e microimprese anche con un solo dipendente. In totale, 5 miliardi di euro stanziati.

La convenzione tra banche, parti sociali e ministero resterà in piedi fino a dicembre 2020. I firmatari faranno il punto della situazione a novembre.


"Un risultato molto importante", twitta il ministro Catalfo. "Una buona intesa", la definisce Carmelo Barbagallo (Uil). "La scadenza della convenzione è fissata per il 31 dicembre 2020", aggiunge Annamaria Furlan (Cisl). "La banca presso cui il lavoratore darà indicazione di anticipare gli importi mensili provvederà ad anticipare l'importo esentando il lavoratore dal pagamento di oneri e interessi".

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