venerdì 21 febbraio 2020

Pace fiscale, rottamazione-ter: la scadenza del 28 febbraio riguarda 1 milione di contribuenti

@ - Nuovo appuntamento con la rottamazione delle cartelle per oltre 1 milione di contribuenti. Il 28 febbraio è il termine stabilito per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti già comunicato nei mesi scorsi. Lo ricorda l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che stila anche la classifica per regione: in testa il Lazio con 181.334 contribuenti chiamati alla cassa, seguito dalla Campania (144.039) e dalla Lombardia (137.555). Chi non paga - ricorda l’Agenzia - perde i benefici.

Chi ha aderito alla rottamazione-ter ha la possibilità di pagare quanto dovuto in massimo 18 rate in 5 anni, secondo la scelta effettuata in fase di adesione. Le prime due scadenze erano fissate a luglio e novembre 2019. Per le restanti rate, ciascuna di pari importo, i termini di scadenza sono fissati al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno. Il piano dei pagamenti- ricorda l’Agenzia Entrate Riscossione - è stato già comunicato nei mesi scorsi agli interessati ed è disponibile in copia, con i relativi bollettini, sul sito internet dell’ente di riscossione.

La cosiddetta rottamazione-ter (Decreto Legge n. 119/2018) prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo (affidati dagli enti creditori all’agente della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017) versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Rispettare i termini di scadenza delle rate consente di mantenere i benefici della «rottamazione» che altrimenti verrebbero meno in modo irrevocabile. La legge prevede infatti che il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.

Sono oltre un milione i contribuenti in regola con le precedenti scadenze e interessati al pagamento della rata del 28 febbraio. Nella classifica per regione, si trova in testa il Lazio con 181.334 contribuenti chiamati alla cassa, seguito dalla Campania (144.039) e dalla Lombardia (137.555). Dopo le prime tre regioni si posizionano Puglia (83.820), Toscana (81.203), Emilia Romagna (64.479), Calabria (61.782), Veneto (60.246), Piemonte (60.014), Sardegna (46.081), Liguria (30.111), Abruzzo (27.525), Marche (25.712), Umbria (22.516), Friuli Venezia Giulia (14.815), Basilicata (12.985), Trentino Alto Adige (6.720), Molise (6.339) e infine la Valle d’Aosta con 2.118 contribuenti.

È possibile pagare la rata della «rottamazione-ter» presso la propria banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale Agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli. Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione. Sul portale dell’Agenzia sono attivi i servizi online per richiedere la copia della «Comunicazione delle somme dovute» con i relativi bollettini.

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