@ - Tre inviati di papa Francesco nel monastero. Il riferimento è all'avvicendamento tra il fondatore Enzo Bianchi e il nuovo priore Luciano Manicardi. Bianchi: "Solo voci malevole".
Ispezione vaticana al monastero di Bose “nei momenti di un passaggio delicato”. Il riferimento è al cambio di guida con l’avvicendamento tra il fondatore, Enzo Bianchi, e il nuovo priore, Luciano Manicardi. Tre inviati di papa Bergoglio sono arrivati alla vigilia dell’Immacolata nella sede della Comunità sulla Serra di Ivrea e hanno compiuto quella che è stata definita una "visita straordinaria".
Nei giorni seguenti la Comunità ha dato notizia dell'accaduto: ”Dal 6 dicembre ultimo scorso, il reverendo padre Guillermo León Arboleda Tamayo, abate presidente della Congregazione benedettina sublacense-cassinese, il reverendo padre Amedeo Cencini, Fdcc (Figli della Carità, ndr), consultore della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, e la reverenda madre Anne-Emmanuelle Devêche, Ocso (Ordine cistercense della stretta osservanza, ndr), abbadessa di Blauvac, stanno compiendo una visita alla nostra Comunità monastica di Bose, nel momento di un passaggio che non può non essere delicato e per certi aspetti problematico per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità, la gestione del governo e il clima fraterno".
I fratelli e le sorelle di Bose, prosegue la nota, "esprimono sincera gratitudine al Santo Padre Francesco per questo segno di vicinanza e di sollecitudine paterna, che intende aiutarli, secondo quanto da Lui stesso scritto in occasione del 50° anniversario della fondazione, a 'meditare più intensamente sulla vostra chiamata e sulla vostra missione, affidandovi allo Spirito Santo per avere saldezza e coraggio nel proseguire con fiducia il cammino e a perseverare nell’intuizione iniziale: la sobrietà della vostra vita sia testimonianza luminosa della radicalità evangelica; la vita fraterna nella carità sia un segno che siete una casa di comunione dove tutti possono essere accolti come Cristo in persona' ”.
- Quali sono i problemi legati al passaggio di guida della Comunità?
- Forse anche a Bose, come in Vaticano, non è semplice la convivenza tra l’emerito Bianchi e colui cui sono affidate le sorti dell’istituzione, ovvero Manicardi?
“Nulla di tutto questo - risponde Enzo Bianchi - si è trattato di una visita di routine della quale ringraziamo molto il Santo Padre”.
- E le difficoltà legate alla successione?
“Sono voci malevole messe in giro da chi non ci vuole bene”, risponde il fondatore della Comunità.
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