@ - Il coronavirus tiene col fiato sospeso l'Italia. In primis perché sono atterrati otto italiani evacuati dalla Cina in seguito alla diffusione del virus: dopo uno scalo nel Regno Unito, i nostri connazionali hanno raggiunto Pratica di Mare nel primo pomeriggio di domenica (poi la quarantena nell'ospedale militare del Celio, a Roma). Poi il caso di Niccolò, lo studente 17enne di Grado, ancora rimasto bloccato in Cina: ha di nuovo la febbre, e così proprio come lo scorso 3 febbraio è stato costretto a rimanere a testa. Un calvario, quello di Niccolò.
Ma non solo. Vi è una terza notizia che spaventa l'Italia. Del gruppo dei 56 italiani che erano stati rimpatriati nei primi giorni di febbraio, si apprende, due bambini di 4 e 8 anni sono stati trasferiti all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti. Si apprende che il trasferimento è stato disposto a titolo puramente precauzionale: i due hanno delle linee di febbre. Il tampone ha dato esito negativo al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV per il piccolo di quattro anni. Si attendono gli esiti dell'esame sul secondo.
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