@ - Situato in mezzo ad un lago dell'isola di Luzon, Taal è il secondo vulcano più attivo delle Filippine ed uno dei più piccoli del mondo.
Nelle Filippine è allerta massima per il vulcano Taal, che sta emettendo ceneri e lava: l’Istituto di vulcanologia e sismologia nazionale ha avvertito del rischio di “un’imminente eruzione pericolosa” accompagnata dalla possibilità di “uno tsunami vulcanico“.
Le autorità hanno emesso un ordine di “evacuazione totale” che interessa quasi mezzo milione di persone che abitano nella zona di maggiore rischio, nel raggio di 14 km attorno al vulcano (dista solo 66 km da Manila).
La cenere sta raggiungendo la capitale, dove cominciano a scarseggiare nei negozi le mascherine che i residenti sono stati invitati ad indossare, riporta la BBC.
L’aeroporto di Manila ha sospeso tutti i voli in via precauzionale.
Nell’intera provincia di Batangas è stato proclamato lo stato di calamità in seguito all’eruzione di ieri: la decisione è stata presa in una sessione speciale del consiglio provinciale “alla luce degli estesi danni“. Il provvedimento consentirà un rapido accesso ai fondi per i soccorsi e la ricostruzione delle strutture danneggiate.
L’Istituto di vulcanologia e sismologia ha elevato l’allerta al quarto grado: quello massimo, il quinto, scatta quando l’eruzione è in atto.
Gli esperti ritengono che uno dei principali pericoli sia costituita dalle ceneri che “possono viaggiare anche centinaia di chilometri all’ora“, ha dichiarato Joseph Michalski, direttore del dipartimento Earth and Planetary Science dell’università di Hong Kong. “E’ la cenere ad uccidere, non la lava“, ha affermato l’esperto alla CNN.
Situato in mezzo ad un lago dell’isola di Luzon, Taal è il secondo vulcano più attivo del Paese ed uno dei più piccoli del mondo.
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