mercoledì 8 gennaio 2020

'Soleimani Martire', missili Iran contro truppe Usa. Soldati italiani in salvo nel bunker. Zarif: "Non vogliamo una guerra, è legittima difesa"

@ - Almeno 80 morti secondo Teheran, ma Trump esclude vittime americane: "Va tutto bene, valutiamo i danni". Atteso intervento in mattinata. Pasdaran minacciano rappresaglie su Dubai, Haifa, Tel Aviv in caso di contrattacco americano. Ministro esteri iraniano: "No guerra, legittima difesa". Borse asiatiche in picchiata, impennata di oro e petrolio.

NOTA ESTERI

L'Iran ha avviato l'operazione Soleimani Martire lanciando una pioggia di missili contro due basi Usa. L'attacco è iniziato all'1.20 di notte ora locale (mezzanotte circa in Italia), la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Qassem Soleimani a Bagdad venerdì scorso. Teheran ha lanciato i missili di propria produzione Ghiam e Fateh. Il bilancio è di almeno 80 vittime.

L'attacco più importante è avvenuto contro la base Ayn al-Asad in Iraq che ospita militari americani. Illeso il personale del contingente militare italiano ad Erbil che si è radunato in un'area di sicurezza: i nostri militari si sarebbero rifugiati in appositi bunker. Il contingente italiano che fa parte della coalizione anti Daesh a guida statunitense è insediato a ridosso della zona dell'aeroporto.

Trump: "Va tutto bene, valutiamo i danni"
La Casa Bianca ha immediatamente reagito, Donald Trump, che ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale per circa due ore con il segretario di Stato Mike Pompeo e il capo del Pentagono Mark Esper, parlerà alla Nazione domattina. Al momento il capo della Casa Bianca ha escluso vittime americane. La tensione è altissima: l'Iran minaccia di attaccare Israele e gli stessi Usa in caso di contrattacco americano e avverte Trump di ritirare le truppe dalla Regione.
"Va tutto bene - ha twittato Trump nella notte - Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata".

All is well! Missiles launched from Iran at two military bases located in Iraq. Assessment of casualties & damages taking place now. So far, so good! We have the most powerful and well equipped military anywhere in the world, by far! I will be making a statement tomorrow morning.

Dall'una di notte la pioggia di missili dall'Iran
La pioggia di missili è stata annunciata dalla tv di stato iraniana citando la Guardia Rivoluzionaria, mentre la notizia è stata data per prima nel nostro Paese dal quotidiano online Agenzia Stampa Italia. "Oltre una dozzina di missili balistici" sono stati lanciati contro due basi Usa e delle forze di coalizione in Iraq, ha confermato in una nota il Pentagono. "È chiaro - ha aggiunto - che questi missili sono stati lanciati dall'Iran e hanno preso di mira almeno due basi militari irachene che ospitano forze Usa e personale della coalizione a al-Asad e Irbil".

Nella notte il primo round degli attacchi iraniani termina all'una. Poi parte una nuova fase. Le notizie si rincorrono creando una situazione di caos generale: caccia militari americani partiti da una base Usa negli Emirati arabi in volo sui cieli della Siria nell'area di Deir Ezzor, ad est del Paese. Caccia iraniani entrati nello spazio aereo iracheno.
NOTA ESTERI

Alla fine interviene il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, a fare chiarezza sulla linea politica iraniana che mira a una de-escalation: solo vendetta per l'uccisione di Soleimani. "Ci difenderemo contro ogni aggressione - dichiara - ma non vogliamo una guerra".
"L'Iran - spiega Zarif - ha intrapreso e concluso proporzionate misure di auto difesa" prendendo di mira la base dalla quale è stato lanciato un attacco "codardo contro nostri cittadini e funzionari di livello".
Il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica, o Pasdaran, ha rivendicato l'attacco missilistico: "la feroce vendetta della Guardia Rivoluzionaria è iniziata" hanno affermato in una nota.

Qassem Soleimani, il generale iraniano ucciso dagli Usa lo scorso 3 gennaio, era il comandante della squadra di élite dei Pasdaran.

Usa vietano voli civili su Iraq, Iran, Golfo Persico
L'autorità statunitense sull'aviazione (Federal Aviation Administration, Faa) ha messo al bando i voli civili sull'Iraq, l'Iran, il Golfo Persico e il Golfo dell'Oman. "Faa - si precisa in una nota - continuerà a monitorare da vicino gli eventi in Medio Oriente".

Anche le compagnie Air France e Singapore Airlines hanno reso noto di aver deviato tutte le rotte per l'Europa che tradizionalmente attraversano o avvicinano lo spazio aereo dell'Iran.
La propaganda dei Pasdaran: "Attaccheremo Israele e gli Usa se ci colpiranno"

Facendo il verso a Trump (che a commento dell'uccisione di Soleimani aveva twittato la bandiera Usa), alcuni dirigenti iraniani hanno twittato immagini di bandiere iraniane.

Il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica - ricorda la tv di stato iraniana - aveva avvertito gli Usa che ci sarebbero state "devastanti risposte nel caso di nuove aggressioni". I Pasdaran hanno poi minacciato "risposte ancora più devastanti" in caso di nuovi attacchi statunitensi. Se l'Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio - avverte il corpo delle Guardie Rivoluzionarie - Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite, e sarà attaccata direttamente l'America sul proprio territorio.


We are aware of the reports of attacks on US facilities in Iraq. The President has been briefed and is monitoring the situation closely and consulting with his national security team.

APPROFONDIMENTO

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