@ - Città del Vaticano - Tra una decina di giorni verrà presentata al Palazzo di Vetro, a New York, la proposta di istituire la Giornata Mondialedella Fratellanza Umana in un giorno da definire tra il 3 e il 5 febbraio. Si tratta di una idea portata avanti congiuntamente dall'Islam e dal Vaticano che fino a qualche tempo sa sarebbe stata impensabile.
L'annuncio è stato fatto stamattina, al termine di una giornata dolorosa e simbolica per tutti, l'11 settembre. Una giornata culminata con una preghiera comune durante la quale musulmani e cattolici hanno pregato ognuno secondo il proprio credo. In una saletta di Santa Marta, sono state ricordate le vittime del crollo delle Due Torri e, più in generale, coloro che ogni giorno vengono perseguitati dal terrorismo in varie regioni.
«Il giorno 11 settembre è stato individuato come segno della volontà di costruire vita e fratellanza dove altri hanno seminato morte e distruzione».
Missione Emirati, la visita del Papa rilancia il dialogo Il primo incontro del Comitato è servito a mettere a fuoco gli obiettivi da raggiungere secondo la road map contenuta nel Documento siglato a febbraio negli Emirati dal Papa e dalla massima autorità sunnita, l'imam Al Tayyeb. In Vaticano, da una parte del tavolo, c'erano alcuni funzionari scelti da Francesco, dall'altra teologi e universitari provenienti dall'università di Al Azhar e dagli Emirati. Il Comitato al momento è composto da 7 membri ma non è escluso che prossimamente se ne aggiungano altri, di altre confessioni.
La Santa Sede era rappresentata dal vescovo Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (che presto diventerà cardinale) e da monsignor Yoannis Lahzi Gaid, segretario particolare del Papa. L’Università Al-Azhar ha, invece, scelto un teologo e un giurista, Mohamed Husin Abdelaziz Hassan, e Mohamed Mahmoud Abdel Salam. Per gli Emirati c'erano Mohamed Khalifa Al Mubarak, il giornalista Yasser Hareb Almuhairi e da Sultan Faisal Al Khalifa Alremeithi, Segretario Generale dei Muslim Elders. Durante la riunione sono stati invididuati alcuni passi concreti da intraprendere per dare avvio ad un percorso culturale che prevede la massima diffusione del testo sulla Fratellanza non solo a livello accademico, soprattutto per rafforzare le corrente che fa capo all'Islam moderato.
Il mese scorso, durante il Meeting di Rimini, l'imam di Aleppo aveva annunciato che il documento di Abu Dhabi lo aveva già fatto distribuire nelle scuole coraniche sotto il suo controllo. Papa Francesco ha salutato i membri del comitato chiamandoli «artigiani della fraternità», ma soprattutto incoraggiandoli a tendere la mano e ad aprire il cuore
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