@ - A quanto apprende l'Adnkronos il Tribunale di Roma ha dato il via libera alla proposta di rilancio su Astaldi. Dopo l'approvazione di Progetto Italia, visto il progetto complessivo, i giudici hanno ammesso la società alla procedura di concordato in continuità. Fonti vicine al dossier definiscono l'ammissione al concordato un successo "non scontato" per tutta l'operazione, che va avanti da quasi un anno, da quando il 28 settembre scorso Astaldi presentò in Tribunale la proposta per la procedura di concordato preventivo con riserva.
Il Tribunale ha dato il suo via libera, si apprende sempre, con diversi provvedimenti, che recepiscono e danno parere positivo a tutta la struttura dell'operazione, compreso l'impegno delle banche a supporto del progetto. Ai tre commissari, confermati dal provvedimento, spetterà la stesura della relazione sulla base della quale i creditori decideranno in assemblea se votare sì o no alla proposta di parziale stralcio dei crediti.
Dopo il voto in assemblea, avverrà la vera e propria omologa del concordato, che chiude tutta la procedura. Si può ottimisticamente attendere che ciò accada prima della prossima estate, con il voto dei creditori non prima della primavera 2020. In tutto questo lasso di tempo, però, il piano di Salini Impregilo insieme a Cdp potrà andare avanti e così l'offerta su Astaldi, che con l'aumento da 225 milioni metterà in sicurezza la situazione patrimoniale del gruppo e alcune delle sue principali commesse, compreso, non da ultimo, il lavoro dei dipendenti della società.
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