@ - Parla Abu Musab Al Libi, uno dei leader libici dell'Isis: in un video di oltre quaranta minuti girati nel deserto, il terrorista promette nuove azioni in Africa con uno sguardo prioiettato anche sull'Europa.
Spunta un nuovo video che testimonia come oramai sia la Libia il fronte più caldo della lotta all’Isis: dopo gli attentanti che nelle settimane scorse colpiscono il paese nordafricano sempre più nel caos, arrivano adesso i proclami di uno dei più pericolosi jihadisti.
Abu Musab al Libi, uno leader dell’Isis in Libia, lancia un video girato in pieno deserto dove promette un’intensificazione dell’attività dei miliziani fedeli ad Al Baghdadi.
Le immagini sono diffuse direttamente da Amaq, il sito vicino all’Isis che funge da vero e proprio megafono delle varie attività del califfato. È da qui che Abu Masab minaccia la Libia e l’Europa con la promessa di una nuova “escalation” di attentati e di attività di guerriglia.
Un modo quindi per ribadire come l’Isis, nonostante le sconfitte militari rimediate tra Siria ed Iraq, in realtà non è domo ed anzi sarebbe anche pronto a rilanciare ponendo di mira obiettivi sia militari che civili.
Che in Libia l’Isis fosse molto attivo è purtroppo ben noto: da quando è iniziata la guerra a Tripoli, a seguito dell’avanzamento verso la capitale degli uomini dell’Lna guidati da Haftar, si contano almeno quattro grandi attentati compiuti tra il centro ed il sud del paese.
Nel giorno di Natale, che in Libia coincide con la festa dell’indipendenza, l’Isis colpisce anche la stessa Tripoli piazzando esplosivo nei pressi della sede del ministero degli esteri. Il califfato quindi, sfruttando l’instabilità del paese, sia in Cirenaica che in Tripolitania appare ben presente e pronto ad impensierire la Libia e l’Europa.
Il vecchio continente, dal canto suo, sa di dover convivere al momento con un rafforzamento dell’Isis a pochi passi dalle proprie coste. Ed è questo quello che preoccupa maggiormente l’intelligence: l’instabilità libica sta permettendo a molti terroristi di approdare nel paese nordafricano e di costituire vere e proprie basi nel profondo deserto del Fezzan e della Cirenaica.
Ed il video di Abu Masab Al Libi del resto non è un caso che venga girato proprio nel deserto: l’Isis è molto attento da sempre alla sua comunicazione, lanciare un proclama con alle spalle le dune sabbiose del Sahara sta ad indicare a tutti la presenza del califfato nel cuore della Libia ed a due passi dal Mediterraneo.
Del resto anche nel suo ultimo video lo stesso leader dell’Isis, Abu Bakr Al Baghdadi, incita ad una maggiore attività in Africa, quasi a sottolineare lo spostamento del baricentro jihadista dall’Asia al continente nero.
Le parole di Al Libi vengono prese sul serio: mentre parla, il terrorista ha davanti a sé una trentina di combattenti con volto mascherato a cui sembra rivolgersi direttamente incitandoli a compiere atti estremi.
Il suo è un discorso di quaranta minuti, piuttosto lungo se considerato alla media di quelli lanciati negli ultimi anni dal califfato. Nelle sue frasi particolari e spiegazioni inseriti apposta per far capire agli interlocutori che l’Isis è veramente presente in Africa ed è pronto “a fare sul serio”.
E adesso in Europa, dove già diversi paesi (tra cui l’Italia) hanno innalzato il livello d’allerta per questa estate 2019, si valutano attentamente le contromisure da attuare per prevenir nuovi attentati.
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