@ - "Si conoscono e si rispettano". Papa Francesco e Vladimir Putin uniti da insospettabile stima. A confermarlo, a Repubblica, è Monsignor Celestino Migliore, nunzio apostolico a Mosca. Secondo l'ambasciatore del Vaticano in Russia l'incontro di oggi nella Santa Sede tra il Pontefice e il presidente russo in visita ufficiale è un passo di avvicinamento verso lo storico viaggio del Santo Padre a Mosca, sebbene il tema non sarà in agenda. "L'importante è non avere fretta", spiega monsignor Celestino, e fare le cose "bene, senza forzature".
Bergoglio e Putin, sottolinea il diplomatico, "condividono apertamente e in modo costruttivo le proprie vedute, aspettative e magari anche divergenze su questioni di comune responsabilità verso il bene della società umana", come le politiche ambientali. Certo, magari sui migranti le distanze potrebbero apparire incolmabili, anche alla luce delle storiche parole di Putin contro liberismo, multiculturalismo ed eccessiva tolleranza dell'Occidente sul tema immigrazione. "La cultura dell'incontro, cara a Papa Francesco, può portare la conversazione a un livello che comprende e anche va al di là degli ordini del giorno". Un dialogo, sottolinea il nunzio apostolico, "aperto su tutti i fronti, senza preclusioni, sia con i responsabili della cosa pubblica sia con la Chiesa ortodossa, le altre comunità religiose e la società civile".
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