sabato 27 luglio 2019

Nomine vaticane, due nuovi incarichi per officiali di Segreteria di Stato

@ - Spostamenti interni alla Curia. Monsignor Polvani diventa sottosegretario alla Cultura, monsignor Perlasca Promotore di Giustizia aggiunto della Segnatura.
Due promozioni per officiali della Segreteria di Stato: monsignor Carlo Maria Polvani è il nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura; Monsignor Alberto Perlasca è nominato Promotore di Giustizia Sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. Entrambi prestavano servizio presso la Sezione Affari Generali.

Monsignor Carlo Maria Polvani, classe 1965, ha studiato Biochimica in Canada, dove è arrivato fino al dottorato, e ha solo poi studiato teologia. Ha anche una specializzazione in psicologia forense e un dottorato in Diritto canonico. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1999, è stato nella nunziatura apostolica del Messico dal 1999 al 2001.

Dal 2001 lavora presso la Segreteria di Stato come Responsabile dell'Ufficio Informazione e Documentazione e dell'Ufficio Tecnico della Sezione per gli Affari Generali, nonché Rappresentante della Santa Sede nel Government Advisory Committee of the Internet Corporation for Assigned Names and Number (ICANN). Quest’ultimo è l’ente che assegna le estensioni dei siti internet. La Santa Sede aveva lanciato l’estensione dot.catholic. Era parte del lavoro di riforma della comunicazione vaticana. Lo stesso monsignor Polvani era stato membro della Commissione sui media vaticani che era seguita al comitato presieduto da Lord Patten.

Noto per gli articoli di divulgazione scientifica, pubblicati anche sull’Osservatore Romano, è il nipote dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico a Washington e prima ancora segretario generale del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano.

Come sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, andrà ad affiancarsi a monsignor Melchor Sanchez y Toca de Almeda, tra l’altro tra i promotori di Athletica Vaticana. Presidente del dicastero è il Cardinale Gianfranco Ravasi, confermato da Papa Francesco nell’incarico fino ai suoi 80 anni, segretario l’arcivescovo Paul Tighe.

Monsignor Perlasca diventa promotore di Giustizia Sostituto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il supremo tribunale della Santa Sede, che è composto da un numero non definito di vescovi, arcivescovi e cardinali nominati dal pontefice. Prefetto della Segnatura è il Cardinale Dominique Mamberti. La Segnatura è divisa nella sezione giudiziaria e la sezione contenzioso amministrativa.

Monsignor Perlasca, classe 1960, laureato in giurisprudenza e diritto canonico, è stato dal 2004 al 2006 presso l'Ufficio Giuridico della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e incorporato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede. Da aprile 2006 fino a maggio 2008 ha lavorato nella Nunziatura Apostolica in Argentina, ed è poi entrato nell’ufficio amministrativo della Segreteria di Stato, del quale è Responsabile dal mese di luglio 2009.

Tra gli incarichi di monsignor Perlasca, quello di membro dei Consigli di Amministrazione del Fondo Pensioni, del Fondo Assistenza Sanitaria; dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; del Collegio dei revisori della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI. È stato Consultore della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

La biografia ufficiale della Sala Stampa della Santa Sedesottolinea che “monsignor Perlasca si è mantenuto sempre attivo nell'ambito canonico, partecipando, tra l'altro, a diverse attività accademiche”.

Una competenza che gli servirà. Infatti, presso il Supremo Tribunale della Segnatura apostolica il Promotore di giustizia, con l’aiuto di almeno due sostituti, interviene in tutte le cause e questioni relative alla corretta amministrazione della giustizia. Il Prefetto o il Segretario nelle cause e questioni prima di decidere in merito a una causa o a una qualsiasi questione deve ascoltare o aver ricevuto il voto del Promotore di giustizia: così, ad esempio, il Prefetto prima di concedere il gratuito patrocinio a una parte, o il Segretario prima di rigettare un ricorso in limine.

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