mercoledì 24 luglio 2019

Italia, paese degli ultracentenari: è record di longevità in Europa

@ - Il rapporto Istat sui "Centenari d'Italia": in 14.456 hanno varcato il secolo, ma nessuno è nato nel XIX. In 6mila hanno superato i 105 anni, il 90% sono donne.
Nel panorama europeo l'Italia, insieme alla Francia, detiene il record del numero di ultracentenari. Lo rileva l'Istat che ha stilato l'indagine periodica "Cent'anni e non sentirli": in 10 anni i centenari sono passati da 11 mila a oltre 14 mila, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136%.

Dei 14.456 italiani che al 1° gennaio 2019 hanno compiuto il secolo nessuno è nato nell'Ottocento. In pratica si sono estinte tutte le coorti dal 1896 al 1903. Nel panorama della longevità, arriva la conferma di una tendenza già nota: quasi il 90% delle persone che hanno superato i 105 anni, osserva l'istituto di statistica, è composto da donne.

La maggiore longevità del genere femminile si riscontra anche tra chi ha raggiunto i 110 anni di età: ad aver superato la soglia sono tutte donne (se ne contano 2.564, pari all'86,8% contro 391 uomini, ossia il 13,2%.

Longevità: una crescita costante In dieci anni (2009-2019) i centenari sono passati da 11 mila a oltre 14 mila, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136%.
In 10 anni (2009-2019) sono 5.882 gli individui che hanno raggiunto l'importante traguardo dei 105 anni di età (semi-supercentenari), si tratta di 709 maschi e 5.173 femmine. Di questi, 1.112 sono ancora vivi al 1° gennaio 2019. Nell'arco temporale considerato, l'incremento della popolazione semi-supercentenaria è costante - e superiore al 100% - per tutte le coorti e in tutti gli anni: si è passati da 472 individui viventi al 1° gennaio 2009 ai 1.112 di inizio 2019 (+136%).
Tale andamento può essere in parte spiegato dal fatto che chi raggiunge la soglia dei 105 anni gode di un'elevata longevità probabilmente legata a un fattore genetico; inoltre le coorti di popolazione dei semi-supercentenari non comprendono ancora i nati nel periodo della prima Guerra Mondiale e quindi non risentono degli effetti dovuti alla loro scarsa numerosità alla nascita.
Anche gli individui di 110 anni e oltre sono cresciuti fortemente, passando da 10 a 21. A oggi la persona vivente più longeva d'Italia è una donna di 113 anni residente in Emilia-Romagna.


La maggior parte dei centenari risiede nel Nord Italia. Tra quelli di oltre 105 anni, 338 risiedono nel Nord-ovest, 225 nel Nord-est, 207 al Centro, 230 al Sud e 112 nelle Isole. La regione con la più alta percentuale è la Liguria.
Ultracentenari, più coniugati che coniugate La maggior parte dei semi-supercentenari (105 anni e più) è vedovo (80,1%) o vedova (86,0%). È interessante notare inoltre che tra gli uomini il 13,6% è ancora coniugato, mentre per le donne la percentuale scende all'1,4%. Gli uomini hanno quindi una probabilità più alta di vivere in coppia anche le età molto estreme della vita in conseguenza della maggior longevità femminile e di una età delle mogli minore, in media, a quella dei mariti. Secondo i dati, circa l'85% dei semi-supercentenari vive in famiglia, il 15% in un istituto.
I nomi più comuni tra gli appartenenti a questo speciale gruppo sono Giuseppe e Maria mentre considerando la cittadinanza gli stranieri osservati negli anni di indagine sono solo 30 (0,5%). La stagione invernale è il periodo più a rischio: più del 40% dei semi-supercentenari è infatti deceduto tra dicembre e marzo.

Il segreto della longevità è ancora tutto da indagare, ma la dieta mediterranea, sostiene Coldiretti, è senz'altro una ricetta vincente che potrebbe aver contribuito al record tutto italiano degli ultracentenari. A pane, pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ricorda l'associazione degli agricoltori italiani, dobbiamo in gran parte l'elisir di lunga vita che ci aiuta ad allungare le nostre aspettative di sopravvivenza.

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