@ - L’Olanda si difende dalle accuse di non aver fatto sbarcare i migranti della Sea Watch: “A noi non è mai arrivata una richiesta simile”.
La capitana Carola Rackete non ha mai chiesto l’autorizzazione all’Olanda di far sbarcare migranti della Sea Watch. La conferma arriva direttamente dal segretario di Stato Ankie Broekers-Knol che ai microfoni del Corriere della Sera spiega: “A noi non è arrivata nessuna richiesta. Inoltre vorrei aggiungere che, nel caso quelle persone non hanno diritto alla protezione internazionale, il ricollocamento è uno spreco di sforzi e risorse finanziare dei contribuenti che potrebbe essere evitato“.
Migranti, l’Olanda si ‘tira fuori’: “Non prenderemo più persone dalle operazioni” Nell’intervista l’esponente del Governo olandese conferma la scelta di non accogliere i migranti: “Noi non parteciperemo più oltre agli schemi di sbarco ad hoc. Questo significa che non prenderemo più persone dalle operazioni Sar in un’area ampiamente colpita dalle attività dei trafficanti di essere umani“.
E sui motivi della decisione di non accogliere i migranti a bordo della Sea Watch spiega: “Il fatto che una nave batta bandiera olandese non implica un obbligo di imbarcare le persone soccorse“. Un chiaro messaggio dopo le polemiche degli ultimi giorni.
Migranti, è guerra in Europa: l’Olanda si tira fuori L’Olanda non accoglierà più i migranti. La decisione rischia di aprire una polemica nell’Unione Europea visto che da Bruxelles in più di un’occasione è stato ribadito la volontà di una collaborazione tra i Paesi. Il governo de L’Aja, però, ha deciso di tirarsi fuori da questo programma e nelle prossime settimane si potrebbe aprire una frattura all’interno dell’UE. Infatti altri Stati membri potrebbero sposare la decisione olandese con l’Italia che rischia di rimanere sempre più sola in questa battaglia contro l’immigrazione. E la Open Arms si prepara ad aiutare altre persone in difficoltà.
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