@ - Si è concluso senza spargimento di sangue il sequestro avvenuto in un quartiere della capitale. Esclusa la pista terroristica.
Paura nel centro di Parigi.
Torna il fantasma del terrore, a due passi dalla place de la Republique, in pieno pomeriggio: un individuo ha tenuto in ostaggio tre persone per quattro ore, prima che le forze di sicurezza riuscissero a liberarle e ad arrestare l'uomo. Le richieste del sequestratore, un marocchino di 27 anni, piuttosto confuse, hanno pero' fatto immediatamente escludere alle forze dell'ordine che si trattasse di una vicenda legata al terrorismo.
L'uomo è entrato al numero 45 della rue des Petites Ecuries - una strada piena di piccole agenzie, start-up, boutiques - fingendo di dover consegnare delle pizze. E' entrato nel cortile di un palazzo e si è trincerato dentro i locali al piano terra di un'agenzia pubblicitaria. Da lì, tenendo in ostaggio tre persone, ha dichiarato di avere una bomba e altre armi e chiesto di parlare con l'ambasciatore iraniano. Irrompendo nel cortile, l'individuo si è trovato di fronte un uomo residente nel condominio, con il quale c'è stato un breve corpo a corpo.
L'uomo aggredito è riuscito a fuggire, pur riportando una ferita al capo dalla quale perdeva sangue. Fra i tre ostaggi, c'era una donna incinta, che dopo un paio d'ore è stata fatta uscire. Il sequestratore ha proclamato di avere con sé una bomba e altre armi. Uno degli ostaggi, un uomo di 30 anni, è stato anche cosparso di benzina. Al momento della liberazione è stato visto uscire terrorizzato dal cortile, in lacrime. I poliziotti, i reparti speciali, i negoziatori, hanno preso ogni precauzione, evacuando i palazzi, isolando non soltanto le vie adiacenti, ma praticamente tutto il quartiere. Avevano però acquisito la convinzione che non si trattasse di un terrorista perché le richieste e le rivendicazioni dell'uomo erano sempre più confuse.
Ha cominciato chiedendo un contatto con l'ambasciatore di Iran, ha parlato poi del "killer di Tolosa", Mohammed Merah, e dell'11 settembre, in modo sconnesso. Poi ha evocato anche il caso della piccola Maelys, la bambina di 9 anni rapita e uccisa lo scorso autunno durante una festa di nozze dal violentatore seriale Nordahl Lelandais. Verso 19.30 l'assalto dei GIGN, le teste di cuoio, annunciato dall'arrivo di alcuni camion dei pompieri, che con le loro apparecchiature e gli idranti hanno cosparso d'acqua tutto il cortile per evitare che il sequestratore - in possesso di benzina - potesse appiccare incendi.
Il giovane marocchino, che dai primi accertamenti sembra incensurato, era in possesso di benzina, pistole giocattolo e un paio di coltelli. Il ministro dell'Interno, Gerard Collomb, ha reso omaggio alla professionalità delle forze dell'ordine.
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