@ - Secondo quanto scrive il settimanale, per la Procura della Repubblica dello Stato di Rio de Janeiro, tra il 2007 e il 2018, la segreteria politica di Flavio Bolsonaro ha operato come una vera e propria "organizzazione criminale". Faceva assumere persone per poi riappropriarsi di parte dei loro stipendi, con i soldi che venivano reinvestiti in operazioni immobiliari gonfiate.
Per la Procura della Repubblica dello Stato di Rio de Janeiro tra il 2007 e il 2018 la segreteria politica dell’allora deputato statale Flavio Bolsonaro, figlio del presidente della Repubblica Jair e attuale senatore federale, ha operato come un’organizzazione criminale a pieno titolo. La rivelazione arriva dalle pagine del settimanale Veja, che ha avuto accesso a documenti che testimoniano come, tra il 2010 e il 2017, l’allora deputato statale ha guadagnato oltre tre milioni di real, oltre 870 mila euro, in transazioni immobiliari. Un sistema perfettamente oliato in grado di drenare denaro pubblico attraverso assunzioni fittiziee appropriazione di parte degli stipendi di consulenti e dipendenti impiegati presso la segreteria politica di Bolsonaro a spese dell’Assemblea legislativa di Rio de Janeiro (Alerj). Denaro che il deputato avrebbe poi riciclato attraverso operazioni immobiliari sospette: immobili di pregio acquistati con valore molto inferiore a quello di mercato e rivenduti poco dopo con valori superiori fino al 292 per cento, in più a società con sede in paradisi fiscali.
Il documento di 87 pagine nel quale viene svelato il sistema è stato presentato dalla procura al giudice della 27esima sezione penale del Tribunale dello stato di Rio de Janeiro, Flavio Nicholas, come allegato alla richiesta di eliminazione del segreto bancario sui conti correntidel senatore Flavio Bolsonaro e di altre 94 persone con lui indagate nell’ambito dell’inchiesta per associazione per delinquere, appropriazione indebita e riciclaggio.
La richiesta presentata dagli inquirenti è ritenuta necessaria per ricostruire il più ampio contesto intorno al giro di operazioni finanziarie atipiche gestite dall’assistente dell’allora deputato dello stato di Rio, Fabricio Queiroz, scoperte dal Consiglio di controllo delle attività finanziarie (Coaf) lo scorso gennaio. Tra i conti che saranno passati ora al setaccio ci sono quelli della moglie di Flavio Bolsonaro, quelli della società della donna, la Bolsotini Chocolates e Café Ltda, quelli delle due figlie di Queiroz, Nathalia ed Evelyn Fernanda. In tutto 94 ex funzionari della segreteria politica di Bolsonaro, i loro parenti e le imprese ad essi collegate saranno sottoposti a indagini bancarierelative a quel periodo. Tra gli investigati ci sono anche Danielle Nobrega e Raimunda Magalhaes, sorella e madre dell’ex poliziotto militare Adriano Magalhaes da Nobrega, ritenuto capo dell’organizzazione mafiosamiliziana “Ufficio del crimine”, sospettato di essere coinvolto nell’omicidio della consigliera municipale e attivista, Marielle Franco.
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