lunedì 22 aprile 2019

Vaticano, Papa Francesco travolto dalla valanga: "Neanche una parola sulle stragi. Invece sui migranti..."

Vietato parlare di strage di cristiani in Sri Lanka. Una nuova valanga su Papa Francesco all'indomani delle terrificanti carneficine nelle chiese di Colombo, che recano la firma di gruppi terroristici islamici attivi nell'ex Ceylon. Molti hanno notato, sgomenti, che su Twitter l'account ufficiale del Santo Padre, @Pontifex_it (decisamente più di un canale istituzionale), non una riga ha riservato alla condanna del gesto sanguinoso né al ricordo delle quasi 300 vittime (oltre a 500 feriti). Certo, c'è stato un fugace messaggio di cordoglio durante l'omelia dalla finestra di San Pietro, domenica. Ma l'ultimo post su Twitter è di oltre 24 ore fa, e come i precedenti recita messaggi eucaristici ed evangelici pasquali, senza alcun riferimento alla drammatica attualità che pure chiamerebbe in causa direttamente l'esistenza stessa della Chiesa nella aree a rischio del mondo. 

Non solo, dunque, Bergoglio proprio come Obama e Hillary Clinton, "fari progressisti" del mondo occidentale anche sui social, sembra disinteressarsi degli agguati (e molti che a sinistra ne parlano preferiscono non citare mai il fatto che le vittime siano cristiane). C'è di più: come sottolinea polemicamente anche Daniele Capezzone sempre via Twitter, insieme ad altri fedeli d'ispirazione conservatrice, durante l'Angelus pasquale il Pontefice "ha trattato l'eccidio in Sri Lanka come una pratica da sbrigare in 30-40 secondi per poi passare al tema successivo, uguale al precedente". Indovinate quale? Migranti e accoglienza: il solito, insomma.

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