martedì 23 aprile 2019

Strage Sri Lanka, il premier avverte: "Potrebbero attaccare di nuovo" | Isis diffonde la foto del "capo" kamikaze

@ - "Ci risulta che ci siano in circolazione altri terroristi e altri ordigni". I turisti rientrati raccontano: "Allʼimprovviso è scoppiato lʼinferno".
Il primo ministro dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha avvertito che sono possibili nuovi attacchi nel Paese, dopo quelli di Pasqua, perché agli inquirenti risulta che ci sia altro esplosivo e altri terroristi ancora in giro. Il premier ha aggiunto poi che ci potrebbero essere "alcuni legami" tra gli attentatori e l'Isis. Il bilancio delle vittime è salito a 321 morti, tra i quali 45 bambini.ù

Isis diffonde la foto del "capo" dei kamikaze - L'Isis ha diffuso la foto di un uomo affermando che è lui ad aver guidato i kamikaze della strage di Pasqua. In un comunicato diffuso attraverso la sua agenzia Amaq, lo Stato islamico descrive dove è stato dislocato ogni kamikaze e fornisce il nome di battaglia di ciascuno senza specificarne la nazionalità.

"Cingalesi tutti gli arrestati" - Il premier ha poi affermato che tutte le persone finora arrestate per gli attacchi di Pasqua sono cittadini cingalesi e che alcuni degli attentatori hanno viaggiato all'estero per poi rientrare in patria e colpire.

Turisti rientrati: "All'improvviso l'inferno" - Dal Paese messo in ginocchio dagli attentati sono intanto tornati alcuni nostri connazionali, che erano nello Sri Lanka per trascorrere alcuni giorni di vacanza. "All'improvviso è scoppiato l'inferno - raccontano -. Nessuno se lo aspettava: né gli abitanti del posto, davvero pacifici, né tanto meno noi, costretti a interrompere il viaggio in anticipo". Così ricordano la loro tragica Pasqua alcuni turisti, rientrati da Colombo a Roma.

La moglie di un kamikaze si fa esplodere con i due bambini - La scia di sangue si è ulteriormente allungata nella giornata del 22 aprile, quando la moglie e i due figli di uno dei kamikaze sono morti, facendosi esplodere, all'arrivo della polizia. Gli inquirenti avevano infatti identificato il kamikaze dell'hotel Shangri-La: si tratta di Insan Seelawan, che abitava a Dematagoda. Quando la polizia è arrivata nella sua casa per perquisirla, la moglie si è fatta esplodere a sua volta uccidendo se stessa e i suoi due bambini, secondo quanto raccontato dalla polizia al sito cingalese Newsirst. Anche il fratello del sospetto kamikaze, che la polizia ha tentato di catturare, si è fatto esplodere, uccidendo anche tre agenti.

L'arcivescovo: "I colpevoli vanno puniti senza pietà" - Davanti alla vista del sangue e dei cadaveri nelle chiese dello Sri Lanka, il cardinale Malcom Ranjith aveva usato parole durissime nei confronti degli attentatori. "Vanno puniti senza pietà - aveva detto -, perché solo degli animali possono comportarsi così". A Vatican Insider ha poi precisato: "E' stata una reazione emotiva. E' stato orribile vedere tutti quei morti, quel sangue, quella distruzione. Ho lasciato parlare la mia anima".

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