giovedì 11 aprile 2019

Papa Ratzinger: la pedofilia effetto della rivoluzione sessuale del ʼ68

@ - "Il collasso mentale - secondo Benedetto XVI - era anche connesso ad una propensione alla violenza" e "la pedofilia è stata diagnosticata come permessa e appropriata".

Papa Ratzinger: la pedofilia effetto della rivoluzione sessuale del '68

L'origine della piaga degli abusi sessuali sui minori va cercata nella rivoluzione sessuale del 1968. Ne è convinto il Papa emerito, Benedetto XVI che in un testo pubblicato da alcune testate cattoliche conservatrici torna a proporre la sua diagnosi del problema, già espressa anni fa in una lettera ai cattolici irlandesi. La rivoluzione del '68, scrive Ratzinger, ha portato alla "totale libertà sessuale, una libertà che non concedeva più alcuna norma".
"Il collasso mentale - secondo il Papa emerito - era anche connesso ad una propensione alla violenza. E' per questo che sugli aerei non sono stati più ammessi film di sesso, perché poteva esplodere la violenza tra la piccola comunità dei passeggeri. E poiché anche l'abbigliamento di quel tempo provocava aggressione, anche i presidi delle scuole hanno tentato di introdurre uniformi a scuola per facilitare un clima di apprendimento. Parte della fisionomia della rivoluzione del '68 è stata che la pedofilia è stata diagnosticata come permessa e appropriata".

Secondo Ratzinger, inoltre, dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965) "la teologia morale cattolica ha sofferto un collasso che ha reso la Chiesa indifesa contro i cambiamenti nella società".

"Il collasso delle vocazioni sacerdotali" - "Mi sono sempre chiesto - si chiede Ratzinger - come in questa situazione i giovani potessero andare verso il sacerdozio e accettarlo con tutte le sue conseguenze. Il diffuso collasso delle vocazioni sacerdotali in quegli anni e l'enorme numero di dimissioni dallo stato ecclesiastico furono una conseguenza di tutti questi processi".

Nel lungo articolo, il Papa emerito, che precisa di aver pubblicato queste "note" dopo aver sentito il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e lo stesso Papa Francesco, esordisce tracciando dapprima un quadro complessivo della società e afferma che "nei venti anni dal 1960 al 1980, i precedenti standard normativi relativi alla sessualità sono collassati interamente, ed è nata una nuova normativa che da quel momento è stata il soggetto di elaborati tentativi di spaccatura".

Nella seconda parte "sottolineo gli effetti di questa situazione sulla formazione dei preti e nelle vite dei preti". E nella terza parte "vorrei sviluppare alcune prospettive per una risposta appropriata da parte della Chiesa". L'articolo si conclude con un ringraziamento a Papa Francesco.

MOTU PROPRIO E NUOVA LEGGE

Nessun commento: