martedì 30 aprile 2019

Caos Libia, Conte: "Con Tunisia invochiamo il cessate il fuoco"

@ - "Non esiste unʼopzione militare, ma solo una soluzione politica", è la posizione unanime espressa dal premier e dal presidente Essebsi.
"Non esiste un'opzione militare, ma solo una soluzione politica". E' la posizione unanime espressa dal premier Giuseppe Conte e dal presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, sulla situazione in Libia. "Invochiamo il cessate il fuoco il prima possibile. La guerra civile non può che generare ulteriore violenza", hanno detto al termine dell'incontro a Cartagine, al quale hanno preso parte anche i ministri degli Esteri dei due governi.
"L'Italia - ha sottolineato Conte - guarda con molta attenzione alla Tunisia come partner privilegiato. Con Essebsi abbiamo affrontato e condiviso le valutazioni sulle situazioni più critiche della regione. Italia e Tunisia continueranno a lavorare per promuovere la coesione anche tra tutti i partners internazionali, l'unica chance che abbiamo è quella di una soluzione politica che offra una sostenibile stabilizzazione del Paese".

Salvini smentisce Conte e conferma il sostegno a Sarraj - Intanto il viceprimo ministro libico Ahmed Maitig ha avuto un colloquio telefonico con il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha confermato il sostegno dell'Italia al governo di accordo nazionale libico di Fayez al Sarraj e ribadito la necessità di fermare l'operazione militare su Tripoli. Lo ha annunciato lo stesso Maitig con un messaggio sul suo profilo Twitter. Qualche giorno fa, invece, il premier Conte aveva detto che l'Italia non stava "né con Haftar né con Sarraj".

Oms: "A Tripoli 345 morti e 1.652 feriti" - Ed è salito ad almeno "345 morti e 1.652 feriti" il bilancio degli scontri per l'attacco a Tripoli del generale Khalifa Haftar in corso dal 4 aprile. L'ultimo bilancio è fornito da un tweet della branca libica dell'Organizzazione mondiale della sanità. L'Oms aggiunge che proprie squadre chirurgiche hanno compiuto "più di 140 importanti interventi" negli ospedali dell'area della capitale libica.

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