lunedì 11 febbraio 2019

Bankitalia, Salvini: “Certificare che le riserve d’oro detenute da via Nazionale sono di proprietà degli italiani”

ilFattoQuotidiano - Il vicepremier sposa la linea del deputato leghista Borghi, che in un'intervista alla Stampa invoca un intervento per ovviare alla "anomalia" per cui "manca una norma che dica chiaramente di chi sono" i lingotti detenuti da via Nazionale. "Ciò non significa che il governo possa venderlo", aggiunge. Secondo un retroscena del quotidiano c'è l’idea di usare una parte per evitare aumenti Iva e manovra correttiva.

“L’oro è di proprietà degli italiani, non di altri. Non ho studiato bene l’idea di usare l’oro per sterilizzare l’Iva, ma l’importante è che sia certificato che quell’oro è degli italiani”. Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato così in conferenza stampa alla Camera l’intervista alla Stampa in cui Claudio Borghi, deputato della Lega e presidente della commissione Bilancio, invoca un intervento del legislatore per ovviare alla “anomalia” per cui “manca una norma che dica chiaramente di chi sono le riserve auree” detenute dalla Banca d’Italia, che a gennaio ammontavano a oltre 90 miliardi di euro.

Stando al retroscena del quotidiano torinese, dietro le prese di posizione dei vicepremier a favore di una “discontinuità” ai vertici di via Nazionale c’è “l’idea dei gialloverdi sarebbe quella di usare una parte delle riserve auree per dirottarle sulla spesa, evitando così una manovra correttiva e l’aumento dell’Iva nella legge di Bilancio del prossimo anno, esito che nell’esecutivo cominciano a considerare scontato se la crescita continuerà a essere così rallentata”.
Borghi, nell’intervista, dice in realtà che “nessuno vuole toccare le riserve auree”, “anzi noi le riserve auree le vogliamo tutelare e un pensierino andrebbe anche fatto al luogo dove tutto questo oro è depositato perché metà risulta conservato all’estero“, però “è aberrante che non abbiamo ancora un’interpretazione autentica. Cosa ci vuole a fare una legge per mettere nero su bianco che la proprietà dell’oro è dello Stato? Ciò non significa che il governo possa venderlo, però questa lacuna va colmata. L’oro appartiene agli italiani. Eppure non esiste legge che lo dichiari esplicitamente”. E anche se “Banca d’Italia è soggetto pubblico”, oggi “non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà dell’oro è dello Stato e non degli azionisti privati”.

Poi l’ex broker osserva che “ovunque le riserve auree sono formalmente detenute dallo Stato. La situazione anomala di Banca d’Italia deriva dalla sua storia”. “Il quantitativo totale di oro detenuto dall’istituto, dopo il conferimento di 141 tonnellate allaBanca centrale europea è di 2.452 tonnellate (metriche). Sono lingotti (95.493) e monete, sarebbe il quarto tesoro mondiale se si volesse considerare il Fondo monetario internazionale“.

In passato i governi Prodi e Berlusconi hanno manifestato l’intenzione di fare cassa con l’oro di Bankitalia: Prodi nel 2007 disse di esser favorevole ad aprire “un dibattito serio” sul tema dell’utilizzo delle riserve delle banche centrali eccedenti quanto richiesto dal concerto con la Bce e l’allora ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, aggiunse che l’uso delle riserve “non può essere un tabù”. E nel 2009 Giulio Tremonti, ministro dell’Economia del governo Berlusconi, propose di tassare le plusvalenze maturate dall’oro. In entrambi i casi i tentativi si scontrarono con lo stop della Banca centrale europea in nome dell’autonomia delle banche centrali dalla politica.

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