giovedì 13 dicembre 2018

Strasburgo, il killer Cherif Chekatt ancora in fuga. Graziato il taxista perché musulmano. “Ha detto: ‘Ho vendicato fratelli morti'”

L'uomo ( è LUI) sarebbe in Germania, fuggito a bordo di una Ford Fiesta targata CX168FD. Secondo le Parisien i gendarmi hanno perquisito la casa del 29enne trovando lacci di plastica, un'arma calibro 22, munizioni, coltelli e una granata. Nessuna traccia di affiliazione con organizzazioni estremiste. Ancora critiche le condizioni del giovane italiano colpito alla nuca durante l'attentato.

Continua la caccia a Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo che intorno alle 20 di martedì sera ha fatto fuoco al mercatino di Natale uccidendo tre persone, e ferendone altre 16. Sei sono gravi e tra di loro c’è anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito da un proiettile alla testa. “È in coma, inoperabile”, ha detto ieri il padre della sua fidanzata, Luana. Secondo gli investigatori l’uomo è fuggito a bordo di una Ford Fiesta targata CX168FD in Germania, dove avrebbe dei riferimenti a cui appoggiarsi. Nel 2016 era stato infatti condannato dal tribunale di Singen a due anni e tre mesi. Allertata anche la polizia italiana.
Il 29enne, nato in Francia ma radicalizzato, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria, come scrive il quotidiano Le Parisien che cita una testimonianza del conducente del taxi a bordo del quale Chekatt è fuggito dopo aver sparato sulla folla. Secondo il giornale il terrorista ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e “rispettoso della preghiera”.

I gendarmi hanno perquisito la casa del giovane e, sempre secondo Le Parisien, hanno trovato dei lacci in plastica, che avrebbe probabilmente usato per rapine in casa, oltre che un’arma di calibro 22, munizioni, coltelli e la granata già citata nei giorni scorsi. Nell’abitazione nessuna traccia di affiliazione con organizzazioni estremiste. Sequestrati alcuni scritti in arabo al vaglio degli inquirenti. Il killer, secondo l’emittente berlinese RBB, che cita fonti dell’intelligence, avrebbe ricevuto una telefonatadalla Germania immediatamente prima dell’attentato. Non è chiaro chi abbia chiamato e perché.

Intanto nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 dicembre la polizia francese ha diffuso la foto segnaletica del 29enne che aveva già 27 condanne in tre diversi paesi.

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