domenica 30 dicembre 2018

L'ombra dello scandalo sul giuramento del neo presidente brasiliano Jair Bolsonaro

Il figlio Flavio sarebbe coinvolto in una serie di pagamenti illeciti ad alcuni legislatori attraverso un conto intestato al suo autista.

L'ombra dello scandalo sul giuramento del neo presidente del Brasile Jair Bolsonaro che s'insedierà il 1° gennaio con una cerimonia dove sono attesi numerosi ospiti stranieri, compreso il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il capo della diplomazia americana Mike Pompeo. Il figlio Flavio, 37 anni, anche lui attivo in politica e appena eletto senatore, è infatti coinvolto - sia pure indirettamente - in una serie di pagamenti sospetti a numerosi legislatori brasiliani. Una cifra complessivamente pari a 1,2 milioni di reais (circa 275 mila euro) partita dal conto personale di Fabricio Jose Carlos de Queiroz: ex autista e consulente di Flavio Bolsonaro. Lo dice un documento del Consiglio per il controllo delle attività finanziarie del Brasile, un organo governativo. Secondo cui strani movimenti sono transitati da quel conto: versamenti provenienti dalla moglie di Jair Bolsonaro, Michelle. E appunto pagamenti a numerosi deputati e senatori.

Una bella grana per il leader di estrema destra che ha vinto le elezioni proprio dichiarando di voler sconfiggere la corruzione imperante nel paese, accusando gli avversari politici di essere responsabili del degrado politico del Paese. Certo, i pagamenti sarebbero avvenuti fra gennaio 2016 e 2017, ben prima, insomma, che la campagna elettorale entrasse nel vivo. Ma più si avvicina la data del giuramento più i media locali sembrano convinti della colpevolezza del figlio del presidente. Bolsonaro ha finora evitato di parlare della questione: citandola solo una volta durante una diretta su Facebook la settimana scorsa quando ha ammesso che quel pagamento "è un problema". Negando però ogni coinvolgimento suo e della sua famiglia: "Chi è colpevole pagherà" ha poi promesso.

Intanto Bolsonaro figlio nega ogni coinvolgimento. Ma lo scetticismo sull'eticità del neo presidente cresce. Con la Folha de S.Paulo, il giornale più grande del Brasile che scrive in un editoriale: "Da quando la vicenda è venuta alla luce, le spiegazioni dei Bolsonaro sono state poco convincenti ed evasive". Secondo la procura di Rio de Janeiro, Queiroz si è detto pronto a collaborare con gli investigatori: ma allo stesso tempo ha depositato un certificato medico dove si dice che per ora non è in grado di testimoniare. "Lo farà senz'altro appena avrà il permesso dei dottori". Magari a giuramento concluso. Per non gettare altre ombre sulla grande festa del signore nero del Brasile.

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