sabato 22 dicembre 2018

La migliore cartolina da Marte di sempre

L'ha scattata la sonda Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea: mostra un gigantesco cratere pieno di ghiaccio, a milioni di chilometri da noi.


L’Agenzia Spaziale Europea ha pubblicato la fotografia di un grande cratere marziano, ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio. L’immagine, una delle migliori e più suggestive mai viste di Marte, è stata realizzata dalla sonda spaziale Mars Express, in orbita da quelle parti da circa 15 anni. Mostra un mondo lontano in media 250 milioni di chilometri da noi eppure ormai vicino, grazie alle numerose sonde e robot che abbiamo inviato in questi anni per osservarlo e studiarlo, come il lander InSight da poco arrivato a destinazione.

La fotografia mostra il cratere Korolev, che si trova nelle pianure settentrionali di Marte, nei pressi del polo nord del pianeta. Ha un diametro di 82 chilometri ed è profondo quasi 2mila metri. Ospita al suo interno un’enorme mole di acqua ghiacciata, che raggiunge uno spessore di 1,8 chilometri: una sorta di grande ghiacciaio permanente.

L’acqua rimane ghiacciata durante tutto l’anno perché l’aria marziana sopra al ghiacciaio, incassato nel cratere, si raffredda e cade verso il basso, formando una sorta di tappo che intrappola il freddo. Questo scudo di aria gelata fa sì che il ghiaccio non si sciolga mai.

L’immagine è stata ottenuta mettendo insieme più fotografie scattate da Mars Express mentre sorvolava la zona, compiendo le sue orbite intorno a Marte. L’elaborazione delle fotografie ha permesso di unirle e metterle nella giusta prospettiva, rendendo più realistica la conformazione del cratere.

Il cratere si chiama Korolev in onore di Sergei Korolev, uno dei più importanti scienziati spaziali dell’allora Unione Sovietica. Fu lui a progettare molti dei sistemi per portare in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1, nel 1957 e a lavorare alle missioni che aprirono la strada alle esplorazioni spaziali con esseri umani, con Yuri Gagarin nel 1961. Korolev fu anche tra i progettisti Soyuz, il sistema di lancio ancora oggi usato per trasportare satelliti in orbita e gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

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