martedì 18 dicembre 2018

Manovra, fonti del Tesoro: “C’è accordo informale con Bruxelles”. Palazzo Chigi: “Essenziale conservare riservatezza”

La presidenza del Consiglio frena e rispetto alle "anticipazioni" date dal ministero consiglia "prudenza" perché "non c'è ancora la comunicazione ufficiale da parte della Commissione". Il premier Conte in mattinata aveva sentito Dombrovskis e Moscovici e rivendicato lo sforzo fatto per ridurre il deficit/pil. Mercoledì alle 9 si riunisce il collegio dei commissari, che senza intesa avrebbe avviato la procedura di infrazione.

Prima l’annuncio del Tesoro: l’accordo con Bruxelles per evitare la procedura per debito eccessivo è stato trovato e verrà ufficializzato mercoledì mattina dopo il via libera del collegio dei commissari. Poi la frenata della presidenza del Consiglio: “Rispetto alle anticipazionisull’esito del negoziato con la Commissione Ue, c’è prudenza da parte di Palazzo Chigi” ed è “essenziale conservare la riservatezza anche nell’ultimo tratto del negoziato”. Quindi l’ulteriore precisazione di via XX Settembre: tra Roma è Bruxelles è stato raggiunto “l’accordo tecnico che sarà passato domani al vaglio dei commissari“. E’ l’ultimo capitolo della lunga trattativa con la Commissione europeasulla legge di Bilancio, culminata nella proposta di una revisione al ribasso del deficit/pil recapitata una settimana fa dal premier Giuseppe Conte.

Dopo le anticipazioni uscite dal ministero di via XX Settembre, Chigi ha chiarito che al momento “ci sono state solo comunicazioni verbali dei commissari Moscovici e Dombrovskis, ma non c’è ancora la comunicazione ufficiale da parte della Commissione”, dunque “allo stato vi è la ragionevole previsione che la proposta che sarà portata domani all’attenzione del Collegio della Commissione sarà positiva, utile a evitare l’infrazione. Ma occorre attendere che si completi la procedura per poter considerare definitivamente conclusa la negoziazione”.

Martedì mattina Conte ha sentito al telefono prima il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, poi il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. E secondo l’Adnkronos ha difeso il lavoro di queste settimane, a partire da quella limatura del rapporto deficit/Pil portato al 2,04%. Modifiche sostanziali secondo il presidente del Consiglio. Moscovici, parlando all’emittente francese Rtl, si era detto “fiducioso” perché, aveva spiegato, “lavoriamo giorno e notte con le autorità italiane per conciliare le misure che vogliono varare con il rispetto delle regole di bilancio”.

“Tutte le opzioni sono aperte ed è interamente nelle mani dei commissari discutere su possibili decisioni”, aveva detto però nel pomeriggio la portavoce del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker a chi le chiede se l’opzione di aprire la procedura verso l’Italia fosse esclusa. “Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il commissario Pierre Moscovici faranno domani (mercoledì, ndr), durante la riunione della Commissione, il punto della situazione sui lavori sul bilancio italiano”, ha aggiunto la portavoce, specificando che “il dialogo con il Governo italiano continua”.

Nessun commento: