Ucciso a coltellate da un uomo che ha aggredito passanti e poliziotti in centro. Emigrato a 18 anni, aveva portato il caffè espresso in città.
E' di origini italiane la vittima dell'attacco terroristico di Melbourne messo in atto da un seguace dell'Isis. Si tratta di Sisto Malaspina, 74 anni, proprietario di uno dei ristoranti più famosi della città. E' stato ucciso a coltellate dall'attentatore, che ha ferito altre due persone.
Sisto Malaspina, titolare del Pellegrini’s Café, era molto conosciuto e anche Russell Crowe ha voluto dedicare un omaggio su Twitter al proprietario del locale italiano, diventato un'istituzione per aver fatto conoscere il caffè espresso in città. "Sisto, il mio cuore si spezza... Frequentavo il Pellegrini's fin dal 1987, non sono mai passato da Melbourne senza andare a trovare Sisto", ha scritto in italiano l'attore dicendo "sono così triste". "Era come lo zio preferito, una delle ragioni per le quali amo andare a Melbourne. Quando ci siamo conosciuti, io ero un attore di teatro mal pagato, lui mi ha sempre trattato come un principe", ha scritto l'attore australiano in un altro tweet, rilanciando i messaggi di cordoglio di altri personaggi, tutti smarriti per la fine del popolarissimo gestore del bar, figura molto conosciuta nella comunità italiana di Melbourne composta da 280.00 persone e apprezzata da tutti.
Tra gli avventori del Pellegrini's che piangono la morte di Sisto Malaspina c'è anche il leader dell'opposizione laburista, Bill Shorten che, sempre su Twitter, ha parlato di una notizia "scioccante, irreale e straziante": "Frequentavo il Pellegrinìs fin dai tempi della scuola, ho visto Sisto lunedì scorso, ha insistito perché provassi una fetta della sua torta alle mandorle. E' un'icona di Melbourne e un vero signore. Impossibile immaginare la devastazione della sua famiglia e dello staff". Il comico e presentatore tv Charlie Pickering ha ricordato come abbia "imparato ad amare il caffè al Pellegrini's, ne ho presi tanti da Sisto negli anni", mentre l'attore e musicista Anthony Field ha "il cuore spezzato per la perdita di un simile grand'uomo e un amico per così tanti (me incluso) a causa di un atto di violenza senza senso". Ma ci sono anche moltissime persone comuni che sulla Rete hanno ricordato il loro incontro con Sisto Malaspina.
Il Pellegrini's era noto per essere stato il primo della città ad avere la macchina per il caffè espresso e per lo stile anni '50 che non era cambiato quasi per niente con il trascorrere del tempo. Come aveva spiegato lo stesso Sisto Malaspina in un'intervista a Hospitality Magazine l'anno scorso. Tanti i servizi giornalistici che in queste ore vengono dedicati alla figura di Malaspina, arrivato al successo dopo essere emigrato in Australia a 18 anni.
Le indagini sull'attaco rivendicato dall'Isis, intanto, vanno avanti. L'uomo che venerdì a Melbourne ha incendiato il suo pick up auto e aggredito con un coltello passanti e poliziotti, nel 2015 aveva avuto il passaporto ritirato perchè aveva espresso l'intenzione di andare a combattere con l'Isis in Siria. Ma nonostante questo, non era sotto il controllo attivo dell'intelligence australiana. Una decisione, ha spiegato il vice commissario della polizia federale, Ian McCartnery, dovuta al fatto che "nonostante avesse opinioni radicalizzate, non poneva una minaccia alla sicurezza nazionale".
Sisto, il mio cuore si spezza ... I’ve been going to Pellegrini’s since 1987. Never been to Melbourne without dropping in on my man Sisto . South Sydney stickers on the wall and caps on display.
My sweet loyal friend, stabbed in the street by a mad man.
Cosí triste.
Hassan Khalif Shire Ali ha lanciato il suo pick up contro l'area commerciale di Bourke Street, nel centro della città, intorno alle 16.20 locali, mattina presto in Italia. Poi dato fuoco al mezzo e si è scagliato a colpi di coltello contro i passanti, uccidendo Malaspina che secondo i testimoni si era avvicinato per prestare soccorso. Tanti i fiori lasciati da amici e clienti davanti al suo ristorante. E tanti i messaggi di cordoglio, tra i quali i cartelli dei suoi dipendenti. "Ti sei preso cura di noi e ci hai sempre trattato persone di famiglia".
Nessun commento:
Posta un commento