venerdì 12 ottobre 2018

Manovra, Fmi: "Va in direzione opposta a nostri suggerimenti". Juncker: "Italia non mantiene parola data"

La bocciatura del capo del Dipartimento europeo del Fondo. "Non è il momento di allentare le politiche di bilancio". Anche Draghi avverte il nostro Paese: "Paesi con alto debito devono seguire il Patto di Stabilità".

MILANO - La manovra in discussione "va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi. Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio che ha portato l'Italia a crescere sotto il suo potenziale": così Poul Thomsen, a capo del Dipartimento europeo del Fmi, in conferenza stampa nell'ambito dei meeting di Fmi/Banca mondiale in corso a Bali. "Non è il momento di allentare le politiche" di bilancio, ha aggiunto Thomsen, per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l'Italia, ha "margini limitati". Secca la replica del ministro dell'Economia Giovanni Tria: "Rispettiamo il patto di stabilità e crescita che indica il limite del 3%, poi ogni istituzione dà le raccomandazioni, ha quasi un dovere di richiamare i vari paesi e poi apre un dialogo. Si può divergere dalle raccomandazioni ma non c'è nulla di strano", ha spiegato. "Anche quando un Paese diverge da sentieri concordati si apre un dialogo con procedure che rispondono alle regole, siamo nel quadro legale europeo, non c'è nessuno scandalo, vedremo come riusciremo a spiegare le scelte italiane a favore della crescita e della riduzione del rapporto debito/pil", ha precisato il ministro.

Severo anche il giudizio del presidente della Commissione Jean Claude Juncker: "L'Italia non rispetta la parola
data", ha spiegato in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Monde, rivolgendo poi un nuovo appello alle autorità italiane affinché "rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea". "Il nostro mandato - ha aggiunto - non è rovesciare un Governo o creare problemi con dei comportamenti inappropriati o delle dichiarazioni eccessivi".

Pur senza citare il nostro Paese un altro avvertimento è arrivato anche dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi: "La crescita ampia e attualmente in corso richiede la ricostituzione dei buffer fiscali. Questo è di fondamentale importanza nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per avere bilanci sani", ha detto Draghi intervenendo allo stesso meeting indonesiano. Secondo Draghi "resta essenziale l'attuazione trasparente e coerente del quadro di governance fiscale ed economica dell'Ue, nel tempo e tra i vari paesi".

Anche il governatore della Bankitalia Ignazio Visco è intervenuto all'appuntamento nel Sud-est asiatico. "C'è interesse, c'è attenzione, ma non c'è preoccupazione", ha detto in merito alle eventuali preoccupazioni internazionali sul Belpaese. "Certo si legge con molta cura ciò che viene deciso sulle politiche di bilancio sia ciò che avviene nell'economia reale", ha osservato il governatore.

Della situazione economica italiana ha ragionato anche l'agenzia di rating Dbrs, rimarcando che le turbolenze di Piazza Affari e la reazione dei mercati alle tensioni tra governo italiano e Ue per il momento sembrano limitate a livello locale, ma non è escluso un rischio contagio. Tuttavia, resta remoto il rischio di un'uscita di Roma dall'Eurozona appare remoto. A Radiocor, Carlo Capuano, assistant vice president, global sovereign ratings di Dbrs, ha spiegato che guardando avanti in particolare due fattori saranno da tenere sotto attenta osservazione: "La comunicazione, che è cruciale quando un nuovo governo vuole spiegare chiaramente la propria politica. E i benefici potenzialmente limitati delle misure che saranno incluse nel budget. La politica deve trovare un compromesso e finora si è visto poco margine per questo". In quest'ottica, se i negoziati con la commissione europea dovessero portare a una revisione al ribasso dei target fiscali (la manovra prevede un rapporto deficit/pil al 2,4% per il 2019, 2020 e 2021), "le preoccupazioni dei mercati potrebbero allentarsi, viceversa, se questo non dovesse succedere, entreremmo in acque sconosciute e i mercati potrebbero reagire in modo negativo".

Nessun commento: