I dati dell'istituto di statistica: il dato scende per la prima volta dal 2012 sotto il 10%. Forte aumento degli inattivi. Nuovo record per il lavoro a termine.
MILANO - Per la prima volta dal 2012 il tasso di disoccupazione sfonda la soglia del 10% e cala in agosto al 9,7%, miglior dato dal gennaio di sei anni fa. Lo evidenzia l'Istat nel suo aggornamento mensile sottolineando che il calo è di di 0,4 punti percentuali su luglio e 1,6 punti su agosto 2017. I disoccupati sono diminuiti sul mese di 119.000 unità a 2.522.000 mentre sono calati di 438.000 unità su agosto 2017. Sulla flessione mensile pesano sia l'aumento congiunturale degli occupati (+69.000 su luglio) sia l'aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+46.000).
AUMENTA LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, NUOVO RECORD DEL LAVORO A TERMINE
In lieve calo invece il dato sulla disoccupazione giovanile, cioè la percentuale di giuvani nella fascia 15-24 anni che cerca lavoro e non lo trova. Non si ferma invece la corsa del lavoro a termine. Nel mese - rileva l'Istat - gli occupati a tempo determinato erano 3.143.000 con una crescita di 45.000 unità (+1,5%) su luglio e di 351.000 unità (+12,6%) su agosto 2017. E' record dall'inizio delle serie storiche (dal 1992). Per il lavoro dipendente "permanente" si è registrata una crescita di 50.000 unità su luglio e un calo di 49.000 unità su agosto 2017.
La composizione degli occupati negli ultimi 4 anni
Negli ultimi 4 anni l'aumento complessivo delle persone con un impiego si deve prevalentemente all'aumento dei contratti a termine ( porzione gialla) a fronte di un calo degli indipendenti e di un aumento più lieve dei dipendenti stabili
L'aumento degli occupati rilevato su base mensile è equamente diviso tra occupati a termine (+34 mila) e stabili (+ 50mila), mentre se lo sia analizza per fasce di età si nota il netto aumento della fascia over 50 (+42 mila), risultato ormai consolidato del mix tra componente demografica ed effetto delle riforme pensionistiche, della fascia 35-49 (+34 mila) e solo più lievemente di quella 25-34 anni (+ 6 mila). In calo invece il numero degli occupati tra i giovani (-13 mila)
Nessun commento:
Posta un commento