Preoccupazioni in vista per il presidente Usa: l'ex responsabile della sua campagna elettorale starebbe per parlare col magistrato che indaga sui rapporti tra il Tycoon e Mosca. L'ex sindaco di New York valuta la discesa in campo con i democratici alle presidenziali del 2020. Intanto Andrew Cuomo batte Cinthia Nixon alle primarie dem dello stato di Ny.
WASHINGTON - L'ex sindaco di New York Michael Bloomberg, e a capo di un impero dei media, vuole sfidare Donald Trump. Per questo starebbe valutando una discesa in campo alle presidenziali del 2020 nelle fila dei democratici, come riportano alcuni media Usa. Bloomberg, 76 anni, ha provato a correre per la Casa Bianca già nel 2008, 2012 e 2016, ma sempre come indipendente. Negli ultimi anni il miliardario magnate dell'informazione ha stanziato ingenti somme in battaglie anti-Trump, come sul clima o contro le armi.
Ma non è certo questo il pensiero che più preoccupa Trump. Brutte notizie sono in arrivo per lui: l'ex responsabile della sua campagna del 2016, Paul Manafort, sarebbe vicinissimo a raggiungere un accordo col procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller. Manafort - secondo fonti citate da media come Abc e Cnn - sarebbe pronto a patteggiare dichiarandosi colpevole. E sarebbe disposto a collaborare alle indagini volte ad appurare se Trump abbia avuto contatti con Mosca. L'annuncio è atteso nelle prossime ore.
Intanto alle primarie dem Andrew Cuomo ha ottenuto il 65,9% dei consensi, secondo le proiezioni del media Usa. L'attrice e attivista Cynthia Nixon non è riuscita a cavalcare l'onda blu progressista che ha visto trionfare soprattutto giovani donne delle minoranza alle primarie del partito democratico. La Miranda di Sex and the City ha avuto la peggio contro il favorito governatore uscente di New York, incoronato dal partito per la corsa alla guida dello Stato.
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