venerdì 1 dicembre 2017

Parma, tre arresti per tratta calciatori dalla Costa d'Avorio - Repubblica.it

Parma, tre arresti per tratta calciatori dalla Costa d'Avorio - Repubblica.it: "Baby calciatori della Costa d'Avorio fatti entrare clandestinamente in Italia: è l'accusa nei confronti di un italiano e due ivoriani arrestati questa mattina dalla polizia al termine di un'indagine condotta dalla squadra mobile di Parma e dal servizio centrale operativo.

I coinvolti nell'indagine sono Giovanni Damiano Drago, procuratore calcistico di 32 anni e regista dell'operazione secondo gli investigatori, e gli ivoriani Demoya Gnoukouri e Kone Abdouraman di 43 anni. Nei loro confronti si ipotizzano i reati di falso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Drago, già noto alle forze dell'ordine per un'inchiesta della Dda di Catanzaro per contatti con la cosca Trapasso, ha ospitato in casa tre giovani e li proponeva ai club, all'oscuro di quello che era successo.

Inoltre sono cinque i denunciati, tutti ivoriani, che si prestavano a fornire la falsa parentela.

Le indagini sono partite in seguito a una segnalazione pervenuta dal servizio per la Cooperazione internazionale di polizia riguardante proprio il presunto traffico di piccoli calciatori.

I giovani atleti - cinque in tutto fra i 13 e i 17 anni - venivano fatti arrivare in Italia producendo documentazione falsa che attestava rapporti di parentela con ivoriano già residenti in Italia, così da ottenere permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare. A quel punto, potevano entrare nel circuito calcistico.

Tra gli atleti entrati illegalmente in Italia anche Assane Gnoukouri, 11 presenze nell'Inter tra il  2014 e il 2017 poi all'Udinese; il giocatore è fermo per problemi cardiaci. Età 21 anni.

Il ruolo di Drago - Il procuratore 32enne, ritenuto dagli inquirenti il perno dell’operazione, viene descritto dagli investigatori come un freelance che vantava contatti con club italiani di serie A e B, nonché squadre estere. Operava come una sorta di procacciatore d’affari, alla ricerca di talenti e nuove promesse, in particolare nella Costa d’Avorio, paese dove ha iniziato a tessere le fila dal 2012, forte di numerosi contatti con le società calcistiche locali.

Drago, secondo le indagini, con l’aiuto di Abdouraman, figura di collegamento con le reali famiglie africane, si occupava di tutte le fasi dell’operazione, dalla selezione in Costa d’Avorio fino alle collocazione dei ragazzi nei club italiani.

I genitori del procuratore inoltre supportavano il figlio nella gestione quotidiana dei minori, ospitati nella loro abitazione; i falsi genitori infine, secondo le indicazione sempre impartite da Drago, avevano cura di tutti gli aspetti legata alla cura dei ragazzi, dall’iscrizione a scuola alle cure mediche. (racas)"

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