Zafferano in grado di combattere l'Alzheimer grazie ad un estratto - InvestireOggi.it: "La malattia di Alzheimer può trovare un valido aiuto nello zafferano? Sarebbe questa la scoperta tutta italiana da parte di Antonio Orlacchio, direttore del Laboratorio di Neurogenetica del Centro europeo di ricerca sul cervello (Cerc) dell’Irccs Santa Lucia di Roma e professore di Genetica medica all’Università di Perugia, che sulla rivista ‘Journal of the Neurological Sciences’ ha pubblicato uno studio molto interessante che mette in relazione la spezia e la terribile malattia di Alzheimer.
Lo zafferano da pianta naturale a farmaco contro la malattia di Alzheimer
Ma qual è precisamente il potere dello zafferano? Secondo lo studio l’estratto “favorisce la degradazione della proteina beta-amiloide, la proteina tossica principale indiziata di causare la malattia di Alzheimer” così come rivelato da Orlacchio all’AdnKronos.
Lo studio è importante perché il potere dello zafferano sulla malattia potrebbe contribuire a creare dei farmaci mirati, una malattia che solo in Italia colpisce migliaia di persone ogni anno. In passato era stato messo in luce che lo zafferano contiene antiossidanti e molecole bioattive, crocine e crocetine, quindi ha un enorme potere neuroprotettivo e antifiammatorio, dunque un rimedio naturale che si lega indiscutibilmente alla scienza.
Lo studio si è basato su alcune cellule immunitarie in vitro derivanti da pazienti affetti da Alzheimer trattate con trans-crocetina. Dopo il trattamento i ricercatori hanno notato una riduzione delle proteine beta-amiloidi, che in eccesso causano appunto la malattia demenziale. In sintesi, questa sostanza riuscirebbe ad attivare l’enzima andando ad eliminare quelle proteine che provocano la tossicità a livello celebrale. “I nostri dati suggeriscono che dallo zafferano si potrebbe dunque ricavare un farmaco anti-Alzheimer. Il prossimo step sarà quello di allargare lo studio a livello cellulare prima di passare, spero a breve, a un trial clinico sull’uomo. Un lavoro sui pazienti, per verificare l’effetto di questo approccio” ha concluso Antonio Orlacchio.
Oltre ai farmaci futuri, a livello naturale una dieta abbinata alla spezia, da assumere giornalmente, potrebbe essere un toccasana per contrastare la malattia di Alzheimer."
Lo zafferano da pianta naturale a farmaco contro la malattia di Alzheimer
Ma qual è precisamente il potere dello zafferano? Secondo lo studio l’estratto “favorisce la degradazione della proteina beta-amiloide, la proteina tossica principale indiziata di causare la malattia di Alzheimer” così come rivelato da Orlacchio all’AdnKronos.
Lo studio è importante perché il potere dello zafferano sulla malattia potrebbe contribuire a creare dei farmaci mirati, una malattia che solo in Italia colpisce migliaia di persone ogni anno. In passato era stato messo in luce che lo zafferano contiene antiossidanti e molecole bioattive, crocine e crocetine, quindi ha un enorme potere neuroprotettivo e antifiammatorio, dunque un rimedio naturale che si lega indiscutibilmente alla scienza.
Lo studio si è basato su alcune cellule immunitarie in vitro derivanti da pazienti affetti da Alzheimer trattate con trans-crocetina. Dopo il trattamento i ricercatori hanno notato una riduzione delle proteine beta-amiloidi, che in eccesso causano appunto la malattia demenziale. In sintesi, questa sostanza riuscirebbe ad attivare l’enzima andando ad eliminare quelle proteine che provocano la tossicità a livello celebrale. “I nostri dati suggeriscono che dallo zafferano si potrebbe dunque ricavare un farmaco anti-Alzheimer. Il prossimo step sarà quello di allargare lo studio a livello cellulare prima di passare, spero a breve, a un trial clinico sull’uomo. Un lavoro sui pazienti, per verificare l’effetto di questo approccio” ha concluso Antonio Orlacchio.
Oltre ai farmaci futuri, a livello naturale una dieta abbinata alla spezia, da assumere giornalmente, potrebbe essere un toccasana per contrastare la malattia di Alzheimer."
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