Spagna, la procura di Madrid vuole il carcere preventivo per 8 ministri catalani - News - Italiaoggi: "La Procura dell'Audiencia Nacional di Madrid ha chiesto la carcerazione preventiva senza cauzione per otto dei nove ministri del governo regionale catalano che si sono presentati nella capitale spagnola per essere interrogati riguardo ai capi di imputazione di ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici. Il presidente esautorato della regione Carles Puigdemont, che si trova in Belgio, non si è presentato. Si tratta del titolare di Economia e vicepresidente regionale Oriol Junqueras, e dei suoi colleghi Jordi Turull, Raul Romeva, Josep Rull, Joaquim Forn, Carles Mundò, Dolors Bassa e Meritxell Borràs; il nono, Santi Vila, aveva presentato le proprie dimissioni dal governo regionale prima del voto sull'indipendenza e per lui la Procura ha chiesto la libertà su cauzione. Ora spetterà al giudice istruttore decidere sulle eventuali misure cautelari da adottare; all'appello dei giudici mancano ancora il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, e gli altri componenti dell'esecutivo regionale ancora in Belgio: tutti hanno chiesto di poter deporre in videoconferenza, senza che al momento sia stata data alcuna autorizzazione in tal senso da parte della Procura.
La Corte Costituzionale invece ha deciso di rinviare al 9 novembre prossimo la deposizione dei sei componenti indipendentisti della presidenza del Parlamento regionale - protetti dall'immunità parlamentare - accusati degli identici capi di imputazione.
La Spagna è da settimane in preda a una crisi costituzionale scatenata dal referendum che catalano che si è tenuto in sfida dell'autorità di Madrid e nel quale ha trionfato il sì all'indipendenza pur con un'affluenza limitata in una giornata macchiata dalle violenze della polizia ai seggi. La settimana scorsa il premier Mariano Rajoy ha sospeso l'autonomia catalana, sciogliendo il parlamento regionale e indicendo elezioni regionali anticipate a dicembre, dopo che i deputati catalani hanno votato una dichiarazione d'indipendenza. Lunedì il procuratore capo spagnolo ha detto che i dirigenti catalani sono accusati di ribellione, che comporta una pena in carcere fino a 30 anni, oltre che di sedizione e malversazione e ha ordinato loro di presentarsi stamani davanti all'Audiencia Nacional per essere interrogati.
Manca ancora una formalizzazione delle accuse. Un giudice dovrà decidere se i convocati devono andare in carcere in attesa del completamento delle indagini oppure concedere loro la libertà provvisoria requisendo i loro passaporti.
"Le convocazioni rientrano in un procedimento che non ha alcuna base legale e mira solamente a punire le idee. E' un processo politico" ha detto Puigdemont in una nota. L'ex presidente catalano in precedenza aveva detto che era pronto a tornare in Spagna se con i suoi colleghi avesse ricevuto garanzie di un processo equo. La convocazione dà tre giorni di tempo ai dirigenti catalani per fornire una cauzione di 6,2 milioni di euro contro futuri oneri.
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La Corte Costituzionale invece ha deciso di rinviare al 9 novembre prossimo la deposizione dei sei componenti indipendentisti della presidenza del Parlamento regionale - protetti dall'immunità parlamentare - accusati degli identici capi di imputazione.
La Spagna è da settimane in preda a una crisi costituzionale scatenata dal referendum che catalano che si è tenuto in sfida dell'autorità di Madrid e nel quale ha trionfato il sì all'indipendenza pur con un'affluenza limitata in una giornata macchiata dalle violenze della polizia ai seggi. La settimana scorsa il premier Mariano Rajoy ha sospeso l'autonomia catalana, sciogliendo il parlamento regionale e indicendo elezioni regionali anticipate a dicembre, dopo che i deputati catalani hanno votato una dichiarazione d'indipendenza. Lunedì il procuratore capo spagnolo ha detto che i dirigenti catalani sono accusati di ribellione, che comporta una pena in carcere fino a 30 anni, oltre che di sedizione e malversazione e ha ordinato loro di presentarsi stamani davanti all'Audiencia Nacional per essere interrogati.
Manca ancora una formalizzazione delle accuse. Un giudice dovrà decidere se i convocati devono andare in carcere in attesa del completamento delle indagini oppure concedere loro la libertà provvisoria requisendo i loro passaporti.
"Le convocazioni rientrano in un procedimento che non ha alcuna base legale e mira solamente a punire le idee. E' un processo politico" ha detto Puigdemont in una nota. L'ex presidente catalano in precedenza aveva detto che era pronto a tornare in Spagna se con i suoi colleghi avesse ricevuto garanzie di un processo equo. La convocazione dà tre giorni di tempo ai dirigenti catalani per fornire una cauzione di 6,2 milioni di euro contro futuri oneri.
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