Scomunicato don Alessandro Minutella, il prete si è ribellato al Papa - Repubblica.it: "Padre Alessandro Minutella, ex parroco di Romagnolo, si è rifiutato ufficialmente, attraverso la rete di rendere un atto pubblico di fedeltà a Papa Francesco. Ha pubblicato un video su Radio Domina Nostra che adesso sta facendo il giro del web. Per questo è stato scomunicato dalla chiesa cattolica.
Adesso il sacerdote palermitano è fuori dalla comunione ecclesiale con una decisione presa dalla Congregazione per il clero. Il 21 settembre don Minutella aveva presentato una lettera al vescovo Corrado Lorefice, che gli aveva già vietato la celebrazione delle messe, una missiva in cui il sacerdote ribadiva le motivazioni della sua protesta. Nel documento don Minutella diceva di schierarsi contro "l'impostura della falsa Chiesa" di Papa Francesco, posizioni ribadite più volte anche attraverso Facebook.
Il parroco non ha fatto mistero del suo disappunto per l'apertura del Papa nei confronti dei divorziati. Le sue messe in parrocchia erano affollatissime e in molti solidarizzavano con la sua battaglia contro la falsa chiesa. Tanto che quando venne rimosso dalla parrocchia di Romagnolo alcuni fedeli manifestarono in segno di solidarietà."
Adesso il sacerdote palermitano è fuori dalla comunione ecclesiale con una decisione presa dalla Congregazione per il clero. Il 21 settembre don Minutella aveva presentato una lettera al vescovo Corrado Lorefice, che gli aveva già vietato la celebrazione delle messe, una missiva in cui il sacerdote ribadiva le motivazioni della sua protesta. Nel documento don Minutella diceva di schierarsi contro "l'impostura della falsa Chiesa" di Papa Francesco, posizioni ribadite più volte anche attraverso Facebook.
Il parroco non ha fatto mistero del suo disappunto per l'apertura del Papa nei confronti dei divorziati. Le sue messe in parrocchia erano affollatissime e in molti solidarizzavano con la sua battaglia contro la falsa chiesa. Tanto che quando venne rimosso dalla parrocchia di Romagnolo alcuni fedeli manifestarono in segno di solidarietà."
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