Ius soli: Gentiloni, no condizioni per ok entro estate: "Frenata per lo ius soli, di fatto rinviato a dopo l'estate. È lo stesso presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a sospendere i giochi. "Tenendo conto delle scadenze non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva", dichiara Gentiloni. "Si tratta comunque di una legge giusta. L'impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane".
Che l'uscita del premier non sia stata estemporanea ma concordata con le forze della maggioranza lo dimostra la rapidità con cui gli esponenti di Pd e Ap dichiarano sulle agenzie. Il primo a parlare è il vicesegretario dem Martina. "Sullo ius soli il Pd seguirà l'indicazione proposta dalle valutazioni del presidente Gentiloni. Come sempre detto, siamo al suo fianco. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante", le parole del ministro.
A stretto giro si manifesta la soddisfazione di Angelino Alfano. "Il presidente del Consiglio ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo Governo. Apprezziamo molto", dichiara il ministro degli Esteri e leader Ap. "Al tempo stesso, ribadiamo che su questo provvedimento abbiamo già detto "Sì" alla Camera e lo stesso faremo al Senato dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell'emergenza di questi giorni".
Mentre Forza Italia e Lega cantano vittoria, dura è la reazione della sinistra. "E così affonda la propaganda e riemerge la realtà di questo Pd e di questo governo", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Per lo Ius Soli - prosegue - non ci sono le condizioni: ce lo dice nientemeno che il presidente del Consiglio. Ancora una volta a vincere sono le ragioni di una cultura ipocrita e regressiva. Noi - conclude Fratoianni- continueremo a batterci perché venga approvata al più presto una legge di civiltà".
Per il coordinatore Mdp, Roberto Speranza, il rinvio è un errore e un cedimento alla destra. "Per noi lo ius soli è e resta una priorità", dichiara Speranza. "Ogni arretramento o rinvio è un errore. Soprattutto in questo momento. Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra".
Bisognerà aspettare dunque per capire il destino in Senato della legge sulla cittadinanza, fortemente voluta da Renzi, approvata alla Camera alla fine del 2015, che riguarda soprattutto i bambini nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in Italia da piccoli."
Che l'uscita del premier non sia stata estemporanea ma concordata con le forze della maggioranza lo dimostra la rapidità con cui gli esponenti di Pd e Ap dichiarano sulle agenzie. Il primo a parlare è il vicesegretario dem Martina. "Sullo ius soli il Pd seguirà l'indicazione proposta dalle valutazioni del presidente Gentiloni. Come sempre detto, siamo al suo fianco. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante", le parole del ministro.
A stretto giro si manifesta la soddisfazione di Angelino Alfano. "Il presidente del Consiglio ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo Governo. Apprezziamo molto", dichiara il ministro degli Esteri e leader Ap. "Al tempo stesso, ribadiamo che su questo provvedimento abbiamo già detto "Sì" alla Camera e lo stesso faremo al Senato dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell'emergenza di questi giorni".
Mentre Forza Italia e Lega cantano vittoria, dura è la reazione della sinistra. "E così affonda la propaganda e riemerge la realtà di questo Pd e di questo governo", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Per lo Ius Soli - prosegue - non ci sono le condizioni: ce lo dice nientemeno che il presidente del Consiglio. Ancora una volta a vincere sono le ragioni di una cultura ipocrita e regressiva. Noi - conclude Fratoianni- continueremo a batterci perché venga approvata al più presto una legge di civiltà".
Per il coordinatore Mdp, Roberto Speranza, il rinvio è un errore e un cedimento alla destra. "Per noi lo ius soli è e resta una priorità", dichiara Speranza. "Ogni arretramento o rinvio è un errore. Soprattutto in questo momento. Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra".
Bisognerà aspettare dunque per capire il destino in Senato della legge sulla cittadinanza, fortemente voluta da Renzi, approvata alla Camera alla fine del 2015, che riguarda soprattutto i bambini nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in Italia da piccoli."
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