martedì 4 luglio 2017

Cresce la tensione - Migranti, il piano Ue per aiutare l’ItaliaMinniti sull’Austria: «Ingiustificabile» | italia | Il Secolo XIX

Cresce la tensione - Migranti, il piano Ue per aiutare l’ItaliaMinniti sull’Austria: «Ingiustificabile» | italia | Il Secolo XIX: "Bruxelles - Libia, redistribuzione di rifugiati, rimpatri dei migranti economici, prevenzione delle migrazioni con interventi nei paesi di origine. l l piano di azione a sostegno dell’Italia deciso oggi dalla Commissione prevede diversi livelli di intervento e di accelerazione, sulla base di misure già decise nei mesi scorsi. Ci sono compiti per la Commissione e le agenzie Ue, gli Stati e l’Italia.

Intanto l’Austria torna a minacciare di chiudere il passo del Brennero ai migranti provenienti dall’Italia. Il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, ha dichiarato che Vienna è pronta ad attivare controlli rafforzati alla frontiera con l’invio di 750 soldati «se non rallenta il flusso di migranti dall’Italia». Il contingente militare sarà composto da 450 militari di stanza in Tirolo e 300 della Carinzia. Favorevole al rafforzamento si è detto il governatore del Tirolo, Guenther Platter.

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«Sono francamente sorpreso per le dichiarazioni del Ministro della Difesa austriaco - dice il ministro dell’Interno, Marco Minniti definendo «una iniziativa ingiustificata e senza precedenti» quella di Vienna di schierare l’esercito al Brennero - Come risulta evidente non c’è alcuna emergenza al valico del Brennero e i rapporti di cooperazione con la polizia austriaca funzionano perfettamente».

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Ma vediamo in particolare, il piano d’azione: l’esecutivo si impegna a:

- aumentare le capacità delle autorità libiche attraverso un progetto da 46 milioni preparato con l’Italia,

- sostenere un centro marittimo di coordinamento e salvataggio in Libia

- aumentare i fondi per la gestione dell’emergenza con 35 milioni immediati all’Italia,

- assicurare la piena mobilitazione delle agenzie europee dell’asilo (Easo) e delle frontiere (Frontex)

- lanciare un nuovo programma di reinsediamento dai campi profughi nei paesi di transito

- lavorare con la Libia i paesi del Sahel per un miglior controllo delle frontiere meridionali della Libia

- aumentare gli accordi per i rimpatri nei paesi di origine

- mobilitare ulteriori 200 milioni per il fondo per l’Africa, garantendo un finanziamento analogo per il 2018 e oltre da parte del bilancio Ue e degli Stati.

Agli stati si chiede di:

- Contribuire più sostanzialmente al fondo fiduciario Ue - Africa per completare i 2,6 miliardi dal limitato bilancio Ue , in linea con l’impegno preso alla Valletta nel novembre 2015

- Accelerare la redistribuzione dall’Italia con una risposta più rapida alle richieste italiane

- Affiancare l’Ue negli accordi con Tunisia, Egitto e Algeria

- Accelerare la discussione sulla riforma del sistema di Dublino sul diritto di asilo

- Mobilitarsi assieme a Frontex per sostenere i rimpatri dall’Italia

All’Italia si chiede infine di:

- Preparare un codice di condotta per le navi Ong nel Mediterraneo

- Rispettare i propri impegni sulla redistribuzione, in particolare registrando urgentemente tutti gli eritrei presenti in Italia, centralizzando le procedure e rendendo possibile la redistribuzione dei minori non accompagnati

- Attuare rapidamente la legge Minniti creando ulteriori hotspot per la registrazione e migliorando le capacità di detenzione" SEGUE >>>


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