sabato 10 dicembre 2016

Siria, l'Isis attacca Palmira ma viene respinto. E Israele ammette di aver bombardato Damasco | IL PRIMATO NAZIONALE

Siria, l'Isis attacca Palmira ma viene respinto. E Israele ammette di aver bombardato Damasco | IL PRIMATO NAZIONALE: "amasco, 8 dic – Mentre ad Aleppo l’esercito siriano sta completando la riconquista della città e di conseguenza la definitiva sconfitta dei vari gruppi armati jihadisti, a Palmira l’Isis ha tentato un nuovo attacco a sorpresa. A riferirlo è l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana: “Terroristi dell’Isis hanno attaccato postazioni militari siriane a Palmira, a Gazel, nei pressi dei giacimenti petroliferi di al-Shaer, Za amleh, ad al-Katibeh al-Mahjoura e nel villaggio di al-Bardeh a sud-ovest di Homs”. Fonti dell’esercito di Assad riferiscono che tutte le incursioni dell’Isis sono state respinte. “Sono stati uccisi numerosi terroristi e sono stati distrutti 4 SUV dotati di mitragliatrici”, scrive Sana.

Nel frattempo, durante un incontro con ambasciatori europei in Israele, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha ammesso che Tel Aviv ha bombardato Damasco, come riportavamo ieri su questo giornale. “Lo abbiamo fatto per evitare trasferimenti di armi sofisticate, armi di distruzione di massa ed equipaggiamenti militari dalla Siria a Hezbollah”, ha detto Lieberman. “Israele non ha intenzione di intervenire nella guerra civile siriana ma gli iraniani e Assad devono andarsene”, ha specificato poi il ministro della Difesa.


Le dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Haaretz e non sono affatto di poco conto, perché per la prima volta Tel Aviv ha ammesso di aver colpito il territorio siriano. Fino ad ora, seppur chiamato in causa a riguardo molte volte, il governo di Netanyahu aveva sempre negato (o comunque non confermato) coinvolgimenti nella guerra in Siria. Si tratta quindi di rivelazioni che denotano quantomeno forte nervosismo in Israele per le recenti e continue vittorie dell’esercito di Damasco. Successi militari che potrebbero, con tutta evidenza, rafforzare ulteriormente Assad e imprimere una svolta decisiva al conflitto."


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